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Fondazione Santa Lucia, Cgil Cisl Uil: «Ribadire centralità e ruolo del pubblico per salvare un’eccellenza della ricerca e della sanità del nostro Paese»

Continua il braccio di ferro tra sindacati e la Direzione generale della struttura sanitaria. Il prossimo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 5 settembre. A sostegno della vertenza raccolte già 24mila firme di lavoratori e cittadini

printDi :: 27 agosto 2024 16:28
Fondazione Santa Lucia

Fondazione Santa Lucia

(AGR) Il futuro della Fondazione Santa Lucia, un’eccellenza nella ricerca e cura nel campo delle malattie neurologiche e neuropsichiatriche, riguarda oltre 800 lavoratori ma coinvolge anche i territori circostanti che riconoscono da sempre la validità e l’impegno della struttura.

Per questo l’innescarsi di una crisi vertenziale ha comportato l’intervento anche di Regione Lazio e Governo, per trovare una mediazione tra le posizioni contrapposte della proprietà e i sindacati.

 
In questo scenario, l’ultima mossa della direzione Fondazione Santa Lucia, di scrivere direttamente ai lavoratori circa l’attuale vicenda vertenziale, è stata quindi presa dai sindacati come un attacco alle prerogative di chi rappresenta i lavoratori: «E’ un atto di una gravità inaudita quella di comunicare, attraverso una lettera ai dipendenti e non a chi li rappresenta cioè Cgil, Cisl e Uil, tentando un’illegittima disintermediazione, la volontà della Fondazione Santa Lucia – hanno scritto nei giorni scorsi in un comunicato le Organizzazioni sindacali -. Dopo aver incassato 11 milioni di euro da parte del Governo, attraverso il Decreto legge “omnibus”, l’amministrazione del Santa Lucia ha comunicato di voler vendere l’azienda e di volersi avvalere del concordato semplificato e non fare richiesta dell’amministrazione straordinaria (opzione quest’ultima caldeggiata da Cgil, Cisl e Uil ndr). Lo abbiamo detto a chiare note: noi ci opporremo con tutte le nostre forze affinché non ci sia la svendita a privati».

Nel presidio e volantinaggio promosso per il 28 agosto negli spazi della Fondazione, i sindacati spiegheranno all’utenza che ogni giorno affolla la struttura, le posizioni assunte finora e che ribadiranno nell’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il prossimo 5 settembre. «Non è un caso – spiega Natale Di Cola segretario generale di Cgil Roma e Lazio - che nei giorni scorsi siano state raccolte 24mila firme per difendere questo “bene pubblico”. Un segnale importante a sostegno di questa vertenza, non solo da parte del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori ma di tutta la cittadinanza. Solo così avremo quella forza popolare necessaria per bloccare le scelte unilaterali che l’amministrazione della Fondazione vuole intraprendere, riaffermare il ruolo del pubblico nei servizi essenziali e superare una disastrosa gestione privata».

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