Roma, il Campidoglio contesta le scelte della Regione sul dimensionamento scolastico
Secondo il Campidoglio la Giunta regionale commette l’ennesima forzatura che non tiene conto delle proposte e delle esigenze territoriali il nuovo piano di dimensionamento che prevede 23 nuovi accorpamenti di scuole sull’intera regione e va a colpire in particolare il Municipio IV
Lezioni in classe foto pixabay
(AGR) "La recentissima delibera di Giunta Regionale sul dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2025-26, approvata il 23 dicembre e resa nota alla vigilia di Natale, presenta per Roma alcuni aspetti sconcertanti di cui non si era fatto minimamente cenno negli incontri della conferenza regionale, che di nuovo viene privata delle sue funzioni.
Non sono state prese in considerazione le proposte di riarticolazione della rete scolastica avanzate dai Municipi V e VII e contenute nelle delibere di Roma Capitale e della Città Metropolitana, che correggevano gli accorpamenti insensati decisi unilateralmente dalla Regione un anno fa, con la Delibera della Giunta Regionale del 4 gennaio 2024 relativa al dimensionamento scolastico 2024-25. Ci domandiamo che senso abbia coinvolgere i consigli di istituto, municipi, comune e città metropolitana se poi vengono puntualmente disattese le loro valutazioni.
Con questo atto la Giunta regionale commette l’ennesima forzatura che non tiene conto delle proposte e delle esigenze territoriali. Per questo ribadiamo l’urgenza di un incontro con i rappresentanti regionali per chiedere conto delle valutazioni che hanno portato a questa scelta e rappresentare le esigenze dei territori".
A dichiararlo in una nota congiunta sono Claudia Pratelli, assessora alla Scuola Formazione e Lavoro di Roma Capitale, Carla Fermariello, presidente della commissione Scuola capitolina, Annarita Leobruni, Cecilia Fannunza, Marcello Morlacchi, assessori alle Politiche educative e scolastiche del IV, V e VII municipio.