Vita breve per i furbetti dei contributi a fondo perduto
La Guardia di Fiananza e l'Agenzia delle Entrate scendono in campo a caccia dei furbetti dei finti ristori
(AGR) La Guardia di Fiananza e l'Agenzia delle Entrate, grazie a una specifica applicazione denominata "Serpico profilato", sono da giorni alla caccia dei furbetti dei ristori. L'applicazione consente di accedere a tutte le istanze di accesso ai contributi a fondo perduto e incrocia tutte le informazioni acquisite dall'Anagrafe Tributaria di giorno in giorno con le fatture elettroniche e con le liquidazioni periodche IVA di tutti i soggetti IVA.
Dal 19 novembre scorso la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate, grazie alla firma congiunta di uno specifico protocollo di intesa, hanno deciso di scambirasi tutti i dati e le informazioni possibili su tutte le domande presentate dai contribuenti per le varie provvidenze previste a causa della pandemia COVID-19. Sono stati elaborati, a tal fine, degli specifici indicatori di rischio mirati ad individuare tutti quei soggetti IVA che potenzialmente hanno fruito o hanno fatto domanda di fruire di un contributo a fondo perduto senza averne diritto.
In caso di mancata definizione del verbale, la stessa contestazione sarà comunicata al Prefetto per i provvedimenti connessi. Per quanto riguarda invece tutti i ristori accertati come non dovuti superiori alla soglia di 3.999,96 la stessa Guardia di Finanza dopo averne fatto comunicazione all'Agenzia delle Entrate e al contribuente effettuerà la segnalazione anche all'autorità giudiziaria competente per quanto riguarda l'illecito rilevante non solo sotto l'aspetto amministrativo ma penale. Per tutti i furbetti dei ristori si prospetta un Natale più cupo che mai.