Udine, farmaci equivalenti e sostenibilità, gli esperti: incentivarne l'uso
Secondo i dati Egualia il Friuli-Venezia Giulia, che ha ospitato la Tavola rotonda di Motore Sanità, si posiziona tra le regioni che hanno una buona propensione all’impiego del farmaco equivalente e alla scelta dell’equivalente che abbia una quota di compartecipazione più bassa per il cittadino.


Udine ruolo sociale farmaco equivalente foto da comunicato stampa
(AGR) È partita da Udine la road map ‘Il ruolo sociale del farmaco equivalente – Call to action”, organizzata da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Teva, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sul ruolo sociale del farmaco equivalente, quale opportunità di cura valida per il cittadino e opportunità di sostenibilità per il nostro Servizio sanitario nazionale. Secondo i dati Egualia, la regione Friuli-Venezia Giulia si attesta a livello nazionale tra le regioni virtuose per quanto riguarda l’incidenza percentuale degli equivalenti sul totale della spesa rimborsata dal SSN (dati gennaio-dicembre 2023), ponendosi al di sopra della media nazionale.
Inoltre si attesta ai minimi livelli per quanto concerne il differenziale di prezzo che rimane a carico del cittadino per ritirare il medicinale brand off-patent invece dell’equivalente. Questo evidenzia che il cittadino friulano mediamente si fida dell’utilizzo degli equivalenti e all’interno della schiera di questi, sceglie i farmaci che hanno meno impatto sul proprio portafoglio.
“Il farmaco equivalente è una risorsa clinica, economica e culturale – ha sottolineato il dottor Luca Maschietto, Segretario SIMG Friuli-Venezia Giulia -. Utilizzarlo in modo consapevole è un atto di responsabilità condivisa tra medici, pazienti e istituzioni. In Friuli-Venezia Giulia, siamo ancora sotto la media nazionale nell’uso degli equivalenti, ma i margini di crescita ci sono. Superare l’idea del ‘farmaco di serie B’ è essenziale: l’equivalente è efficace, sicuro e sostenibile, se correttamente prescritto e assunto. Serve un lavoro corale, una comunicazione chiara e coerente, e un coinvolgimento attivo dei medici nei processi decisionali. Come SIMG Friuli-Venezia Giulia, siamo pronti a fare la nostra parte in questa sfida di equità e fiducia nella medicina basata sull’evidenza".
Elvy Zappetti, Vice Presidente Federfarma Udine e Consigliere Ordine dei Farmacisti Udine, si è soffermato sulle valutazioni di equivalenza terapeutica degli equivalenti, che possono garantire più sicurezze ai sanitari. “Serve chiarire e tranquillizzare i professionisti sanitari con uno strumento simile all’Orange Book degli Stati Uniti dove i vari farmaci equivalenti vengono confrontati e valutati, verfiche queste che danno più certezze”.
Cittadinanzattiva Friuli-Venezia Giulia ha snocciolato numeri che disegnano i comportamenti dei cittadini friulani rispetto ai farmaci equivalenti: quasi un cittadino su tre nutre ancora dubbi sul fatto che i farmaci equivalenti abbiano la stessa efficacia di quelli cosiddetti “di marca” e uno su cinque dichiara che il medico indica sul ricettario solo quest’ultima tipologia. Il 47% dei cittadini sarebbe predisposto ad acquistare l’equivalente, mentre resiste un 19% che prediligerebbe comunque il brand. “Certamente è fondamentale svolgere una campagna di informazione e comunicazione istituzionale rivolta ai cittadini e agli operatori sanitari per superare le resistenze di tipo culturale ma anche eventuali ostacoli pratici nella domanda e offerta di detti farmaci” hanno spiegato Erica Vacchiano, Segretaria regionale Cittadinanzattiva Friuli-Venezia Giulia, e l’avvocato Andrea Plazzotta.
Hanno partecipato alla tavola rotonda anche il dottor Andrea Morsanutto, Direttore SOC Politiche del farmaco e Governo dei percorsi di Appropriatezza dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e la dottoressa Barbara Ros, Direttore SOC Farmacia Territoriale Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale.