Sanità, troppa disparità nei Centri di Oncologia pediatrica in Italia
Il 15 febbraio la FIAGOP ha organizzato a Roma, Camera dei Deputati, il convegno sul tema “Rete Nazionale Tumori Rari: criticità e prospettive per l’oncoematologia pediatrica”, a cui interverranno esponenti politici, medici ed esperti, oltre a rappresentanti delle associazioni federate con la FIAGOP
FIAGOP convegno 15 febbraio locandina
(AGR) In Italia c'è ancora troppa disomogeneità nell’offerta sanitaria per bambini e ragazzi affetti da patologie oncologiche. E’ quanto evidenzia la FIAGOP, Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica, in vista della ventitreesima Giornata Mondiale contro il Cancro Pediatrico del 15 febbraio, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei tumori infantili e per esprimere sostegno a bambini e adolescenti malati di cancro e alle loro famiglie. Proprio per il 15 febbraio, la FIAGOP ha infatti organizzato a Roma, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, il convegno sul tema “Rete Nazionale Tumori Rari: criticità e prospettive per l’oncoematologia pediatrica”, a cui interverranno esponenti politici, medici ed esperti, oltre a rappresentanti delle 35 associazioni in tutta Italia federate con la stessa FIAGOP.
“L’obiettivo di questo convegno è di portare all’attenzione delle istituzioni le disparità presenti sul territorio nazionale nella presa in carico dei bambini e dei ragazzi affetti da patologie oncologiche, mettendo pure in luce le problematiche per pazienti e famiglie dovute alla migrazione sanitaria, i cosiddetti ‘viaggi della speranza’, dalle regioni del sud verso le strutture ospedaliere del centro-nord d’Italia”, dichiara Paolo Viti, presidente di FIAGOP. “Intendiamo inoltre approfondire con medici ed esperti le prospettive del nuovo sistema della Rete Nazionale Tumori Rari, che ha recentemente ottenuto il via libera anche dalla Conferenza Stato-Regioni, mantenendo come prioritario il focus sugli interessi dei giovani pazienti. Il nostro auspicio, in qualità di genitori e di ex pazienti, è infatti che questa Rete possa essere uno strumento efficace per curare il maggior numero possibile di bambini e giovani adulti affetti da malattie oncologiche”.