Alitalia, sit-in dei lavoratori dinanzi al MEF, no allo smembramento della compagnia
I sindacati con un concentramento in via Cernaia si sono portati nei pressi del Ministero dell’Economia e delle Finanze per protestare. “Non ci arrendiamo nel ribadire che il nostro Paese ha bisogno di una Alitalia unica, pubblica e globale".
(AGR) I lavoratori Alitalia non mollano. Questa mattina, nuovo, disperato appuntamento per salvare la compagnia di Bandiera. I sindacati a partire dalle 10 a Roma, con un concentramento in via Cernaia si sono portati nei pressi del Ministero dell’Economia e delle Finanze.“Non ci arrendiamo nel ribadire che il nostro Paese ha bisogno di una Alitalia unica, pubblica e globale – ha dichiarato Antonio Amoroso, Segreteria Nazionale CUB – Anche e soprattutto ora che Bruxelles sembra aver dato il via libera alla partenza di Ita. E’ un progetto nato morto, destinato a naufragare. Migliaia di lavoratori, insieme alle loro famiglie, si troveranno sul lastrico e Alitalia verrà smembrata. I giochi intorno a Ita sono già in corso da tempo ma ormai siamo agli sgoccioli: i colossi della concorrenza, da Lufthansa e Delta Airlines, sono pronti ad prendersi la preda e spartirsi quello che resta della compagnia di Bandiera italiana”.
“Secondo quanto è trapelato sinora – ha detto il sindaco di Fiumicino Montino in prima linea con i lavoratori Alitalia in questa battaglia – e se saranno confermate le indiscrezioni sarebbe un accordo inaccettabile, verso il quale avevamo già manifestato la nostra contrarietà. Il taglio del personale e della flotta aerea, oltre nuovi contratti in arrivo per i lavoratori i punti salienti. E’ necessaria una nuova, grande, mobilitazione . Noi parteciperemo come amministrazione, come abbiamo fatto finora. Se le cose stanno diversamente aspettiamo chiarimenti”.