No...ai dazi USA

“Il sistema agro-alimentare italiano ha bisogno di mercati aperti - ha aggiunto il presidente di Confagricoltura - sui quali far valere la qualità e la competitività delle nostre produzioni. E i mercati vanno gestiti sulla base di regole multilaterali rigorose in termini di sicurezza alimentare, protezione dell’ambiente e tutela sociale”.
La Confagricoltura ha evidenziato che anche le importazioni di prodotti agricoli sono al centro delle indagini avviate dal dipartimento del commercio statunitense, per decidere sull'applicazione di dazi anti-dumping. Secondo il dipartimento USA, i produttori spagnoli di olive da tavola ricevono sovvenzioni che potrebbero essere considerate illegali, da un minimo del due a un massimo di oltre il 7 per cento sul valore del prodotto. Sulla base di questa determinazione, dallo scorso mese di ottobre, gli importatori USA sono tenuti a versare su tutte le partite un importo calcolato sulla base delle percentuali appena indicate.
Confagricoltura precisa che si tratta di una “decisione preliminare” nell’ambito dell’indagine avviata a seguito della petizione, presentata nel giugno scorso da alcune industrie californiane. La decisione finale è attesa nel prossimo mese di aprile, ma la scadenza potrebbe essere prorogata.Secondo i rappresentanti delle industrie californiane, il “dumping” sarebbe determinato in larga misura dagli aiuti della Pac.
"Come già emerso dalle discussioni svolte al Consiglio Agricoltura della UE - ha puntualizzato il presidente di Confagricoltura - è stato chiamato direttamente in causa il modello su cui poggia la Pac. Sono in discussione gli aiuti disaccoppiati che rientrano a tutti gli effetti nella cosiddetta “scatola verde”, regolata dalla normativa della Wto (Organizzazione mondiale del commercio), riguardante tutti i trasferimenti pubblici al settore agricolo che non distorcono gli scambi commerciali”.
"Se questa regola condivisa a livello multilaterale fosse rimessa in discussione per le olive da tavola spagnole - ha concluso Giansanti - una larga parte delle esportazioni agro-alimentari della Ue verso gli Stati Uniti potrebbe essere, potenzialmente, sottoposta a dazi-antidumping. E’ una prospettiva che va assolutamente scongiurata”.