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5 ottobre 1962, con "Love me do" nasceva 60 anni fa la leggenda dei Beatles

E' il 5 Ottobre 1962... da quel disco iniziava infatti ufficialmente la più straordinaria storia della musica pop del Novecento dalla quale arriveranno risultati incredibili di vendite e di popolarità mai raggiunti nemmeno da Elvis e che porterà al fenomeno impressionante della "Beatlemania"

printDi :: 05 ottobre 2022 09:29
statua beatles a Liverpool

statua beatles a Liverpool

(AGR) di Max Morini

George Martin, il produttore della Emi che dopo il famoso rifiuto della Decca ("I gruppi con le chitarre non vanno più di moda") aveva scommesso sui Beatles, aveva proposto alla band di incidere come primo singolo "How do you do?" composto da Mitch Murray, ma i quattro ragazzi non erano convinti.

 
Avevano fatto tutta quella strada, cinque anni di durissima gavetta, compresi i palchi malfamati di Amburgo, per incidere un 45 giri che non avevano scritto loro?

E poi cosa avrebbero detto a Liverpool quando sarebbero tornati dagli studi di registrazione di Londra? Erano l'orgoglio del Merseybeat, le critiche sarebbero piovute da ogni parte. No, volevano e dovevano cominciare la loro avventura discografica con una loro canzone. Tutta intera, testo e musica, come gli avevano insegnato i loro idoli Buddy Holly, Little Ritchard, Chuck Berry, Roy Orbison.

Paul a 16 anni aveva scritto "Love me do"; John aveva contribuito aggiungendo soprattutto il giro di armonica che dava alla canzone un sapore bluesy originale e un pò melanconico. Proprio quel sound alla fine convinse Martin che inizialmente era scettico rispetto al potenziale commerciale della canzone. E così, con Ringo che subentra alla batteria al posto di Pete Best e completa il puzzle, "Love me do" fu.

Sul retro"P.S. I love you", sempre firmata dalla premiata ditta Lennon-McCartney.E' il 5 Ottobre 1962: i Beatles arrivano finalmente nel resto del del Regno Unito scavalcando le anguste, fumose, claustrofobiche pareti della Cavern di Liverpool.

Con quel 45 giri comincia ufficialmente la più straordinaria storia della musica pop del Novecento; è il necessario, seminale, punto di partenza che porterà in tempi incredibilmente veloci (secondo singolo "Please please me/Ask me why" Gennaio 1963, primo album "Please please me" Marzo1963, secondo album "With the Beatles" Novembre 1963) risultati di vendite e di popolarità mai raggiunti nemmeno da Elvis e al fenomeno impressionante (allora come oggi, rivedendo foto e filmati d'epoca) della "Beatlemania".

Un fenomeno di massa e di isteria di massa, certo, ma basato su un patto generazionale con il loro pubblico che i Beatles non tradiranno mai, consciamente e inconsciamente, sempre sottolineato da quei "me" e "you" che compaiono nei titoli delle prime canzoni: "P.S. I love you", "Please please me", "From me to you", "She loves you", fino a "I want to hold your hand" con il quale sbarcano e sbancano negli Usa.

E "Love me do", appunto, cioè solo e semplicemente "Amami": il rapporto è diretto, non ci sono mediazioni fra la band e i fans, che si lasciano sedurre e trasportare in un cerchio magico fatto di melodie straordinarie, armonie vocali, energia e incredibile "joie de vivre".

Dalle canzoni e dalla immagine dei Beatles si libera un eros potente che la nuova generazione fa proprio e moltiplica all'infinito perchè vuole essere libera di essere sè stessa, nella musica, nella moda, nei costumi, nel pensiero, rinunciando per sempre a clonare passivamente padri e madri.

E perchè vuole essere felice. Durante le tourneè, quando i giornalisti intervistavano i loro fans, alla domanda "Perchè vi piacciono i Beatles?" tutti rispondevano "Perchè mi rendono felice".

Un amore totale, incondizionato, vitale e gioioso, che comincia il 5 Novembre 1962 con quel primo 45 in cui John, Paul, George e Ringo hanno chiesto ai ragazzi di allora e al mondo intero di amarli. "Love me do", appunto.Per sempre.

 Max Morini è un autore, scrittore e giornalista culturale; insieme al fratello Francesco dirige la Scuola di Scrittura “Pensieri e Parole” di Roma e dal 2017 ha pubblicato per Newton Compton cinque romanzi: "Nero Caravaggio", "Rosso Barocco", "Il giallo di Ponte Sisto", "Il mistero della casa delle civette", tutti della serie poliziesca "Le inchieste del libraio Ettore Misericordia", e il thriller storico "Mozart deve morire". https://maxmorini1964.wixsite.com/maxefrancescomorini

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All you need love  foto pixabay
chitarra basso foto pixabay
Sir Paul Mccartney il bassista dei beatles foto pixabay

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