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Roma, ancora un arresto della polizia eseguito grazie all'app YouPol, in manette spacciatore 48enne

Il messaggio inoltrato alla Sala Operativa della Questura tramite l’applicazione descriveva un’attività di spaccio gestita da un uomo che utilizzava come base operativa la propria abitazione. Il blitz della polizia ha portato al rinvenimento di hashish, marjuana e 2800 euri.L'uomo è stato arrestato

printDi :: 02 dicembre 2024 16:45
Roma, ancora un arresto della polizia eseguito grazie all'app YouPol, in manette spacciatore 48enne

(AGR) L’app YouPol della Polizia di Stato, nata per segnalare -anche in forma anonima- episodi di spaccio, disagio giovanile, bullismo e poi estesa anche ai reati che investono la sfera familiare, ancora una volta ha permesso di far scoprire una base di spaccio in zona Appio.
Il messaggio inoltrato alla Sala Operativa della Questura tramite l’applicazione descriveva un’attività di spaccio gestita da un uomo che utilizzava come base operativa la propria abitazione.

Immediatamente, i poliziotti del commissariato Appio hanno raggiunto il luogo indicato nella segnalazione dove, effettivamente era presente un uomo – quarantottenne italiano – trovato all’interno della sua abitazione. La conferma della veridicità della segnalazione è arrivata poco dopo: all’esito della perquisizione domiciliare, infatti, sono stati rinvenuti diversi panetti di hashish e vari dosi di marijuana, oltre al materiale per il confezionamento e a 2800 euro in contanti.

 
il Giudice per le Indagini preliminari, su richiesta della Procura, ha convalidato l’operato dei poliziotti.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

foto archivio AGR

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