ADR Fiumicino, ecco la smart security,ammessi nel bagaglio a mano liquidi ed apparecchi elettronici
I controlli di sicurezza prima dell’imbarco sono ancora più rapidi e semplici. Infatti grazie ad una tecnologia che esegue una vera e propria “TAC”, i passeggeri possono portare nel bagaglio a mano liquidi anche superiori ai 100 ml, oltre che computer, tablet e telefonini senza necessità di estrarli
Fiumicino smart security in aereoporto
(AGR) Rivoluzione hi-tech all’aeroporto di Fiumicino dove al Terminal 1 i controlli di sicurezza prima dell’imbarco sono ancora più rapidi e semplici. Infatti, grazie ad una tecnologia che esegue una vera e propria “TAC”, i passeggeri possono portare nel bagaglio a mano liquidi anche superiori ai 100 ml, oltre che computer, tablet e telefonini senza necessità di estrarli e separarli dalla valigia. La nuova tecnologia, introdotta lo scorso anno per i “frequent traveller”, è stata ora estesa a tutti i passeggeri in partenza dal Terminal 1.
Nel Terminal che ospita circa il 70% delle partenze da Fiumicino, infatti, è stata completata – dopo un periodo di test – l'installazione delle rivoluzionarie apparecchiature di controllo del bagaglio a mano Explosive Detection System standard C3 della Smiths Detection – leader globale nelle tecnologie di security e rilevamento delle minacce. Si tratta dello standard di security più elevato per il controllo del bagaglio a mano, che consentirà di aumentare il livello di sicurezza e migliorare ulteriormente l’esperienza del passeggero. Le nuove macchine, che utilizzano gli scanner a raggi X per ottenere una tomografia computerizzata del bagaglio, sono in grado di produrre immagini 3D volumetriche ad alta risoluzione con rilevazione automatica di sostanze potenzialmente pericolose che rendono ancora più efficace e veloce la capacità di analisi da parte del personale addetto al controllo sicurezza. L’installazione della nuova tecnologia è ora in corso ai controlli di sicurezza del Terminal 3 e si completerà qui entro l’anno, con la sola eccezione dei voli diretti verso gli USA e Israele, soggetti a procedure specifiche di controllo.