Tra Sassuolo e Roma è gran pareggio (2-2)
Al Mapei spettacolo e goal
(AGR) La partita entra subito nel vivo e già al 6’ il Sassuolo va in goal, ma la rete di Traorè viene annullata per fallo di mano dell’ivoriano. I locali insistono e al 12’ è Berardi che spara da fuori, ma il pallone finisce a lato. La Roma si scuote e al 15’ Afena ha l’occasione buona, ma il ragazzo, forse per la troppa precipitazione, la manda addosso all’estremo neroverde.
Più tardi, al 24’, il ghanese ci riprova da dentro area, ma il suo tiro viene respinto. La Roma cresce e al 34’ arriva al goal con Abraham, ma la rete viene annullata per fuorigioco iniziale di Mancini. Mah! Andiamo avanti: la Roma sembra avere scacciato via quell’irritante abulia che ha caratterizzato le sue recenti prestazioni; appare motivata, traspare la voglia di portare via i tre punti.
L’estremo difensore, ormai irreparabilmente spiazzato, abbozza un estremo tentativo di parata che non riesce ed il pallone finisce alle sue spalle. 1-1 e partita del tutto diversa rispetto a quanto visto nel primo tempo: non che la Roma sparisca, come successo in altre gare, ma è il Sassuolo che, sulle ali dell’inaspettato colpo di fortuna capitatogli, prova il tutto per tutto buttandosi avanti alla ricerca del risultato clamoroso da raccontare a nipoti e pronipoti. Ora sono gli emiliani che vogliono vincere.
La Roma ha sentito il colpo del pareggio, un autentico fulmine a ciel sereno, ma non più di tanto. La partita diventa bella. Ora le due avversarie si danno battaglia e al Mapei non manca lo spettacolo. Il momento-no della Roma è passato presto, i tifosi romanisti presenti hanno dato una mano.
Il Sassuolo è proprio una bella squadra, ben messa in campo, in ottima condizione psico-fisica. Sovente, i neroverdi mettono la Roma in apprensione con veloci spunti offensivi. La trasformazione del Sassuolo, avvenuta praticamente in pochi minuti per merito di mr. Dionisi, cioè l’acquisizione, da parte degli emiliani, della consapevolezza di poter vincere la partita, ha del clamoroso.
Ma, sebbene a strategia e tattica scombussolate dal repentino pareggio sassolese, la Roma regge bene le sfuriate avversarie, che vanno infittendosi. Al 66’, l’onnipresente Traorè, mette un gran pallone sui piedi di Frattesi in area, ma l’ex primavera giallorosso calcia d’istinto e il pallone finisce a lato. È il preludio del secondo goal sassolese, che infatti arriva poco dopo, al 73’: Karsdorp dorme sonni profondissimi mentre il già citato onnipresente Traorè ha tutto il tempo di addomesticare il pallone e sparare di destro un pallone che fulmina Rui Fabricio. 2-1 per i locali.
Per la Roma si mette male, tuttavia, diversamente da quanto mostrato recentemente, appare decisa a lasciare iI Mapei imbattuta. I duemila legionari romani presenti sugli spalti, anzi, rannicchiati in curva nord, capiscono il momento no della squadra e invece di zittirsi, riprendono a cantare alzando i decibel di parecchio, ed è merito anche loro se i giallorossi riequilibrano una partita che sembrava ormai persa.
Dopo che al 78’ viene espulso Ferrari, secondo giallo per fallo su Abraham, e Pellegrini all’81’ spara dal limite ma Consigli para, la Roma cerca ancora il pareggio disperatamente e quando sembra che la sconfitta sia ormai certa, al 94’ ci pensa Cristante a buttarla dentro di testa, finalizzando al meglio un calcio d’angolo battuto da Veretout. Risultato gusto, dopo tutto.