Tammy Abraham goal-vittoria. Ma questo Torino è davvero forte!
Roma-Torino 1-0
(AGR) La Roma batte il Torino e con i tre preziosissimi punti, guadagnati meritatamente, consolida il quinto posto in classifica, a tre punti dall’ormai grande Atalanta. La partita è stata giocata sempre ad un ritmo più che buono ed il risultato finale, visto il gran lavoro offensivo delle due squadre, avrebbe potuto essere senz’altro più largo. La vittoria di misura della Roma, rispecchiando quella limitata ma essenziale differenza qualitativa a favore dei giallorossi, di poche lunghezze, diremmo, mutuando il termine dall’ippica, di misura, appunto, è servita ai giallorossi per agguantare i tre punti.
Complimenti al Torino per la tenacia con cui si è battuto, mai rinunciando a cercare il goal, sovente tessendo pericolose manovre offensive che costringevano la Roma a rivedere, ripensare se non addirittura a rinunciare a diverse sue iniziative. Ma Mr. Juric lo conosciamo bene: le sue squadre sono capolavori di combattività, di intensità, di voglia di vincere. Insomma, con lui alla guida, il Torino sta riprendendosi quel posto tra le grandi che, da sempre, gli spetta di diritto.
Forse quei cinque minuti e oltre avrebbero potuto essere impiegati meglio se gli addetti avessero accertato il numero di piede di Abraham e dell’avversario che lo contrastava. Da parte nostra, data l’altezza del romanista, ma rimanendo sempre nel campo dell’approssimativo, propendiamo per un piede 46 abbondante per il giallorosso, a fronte magari di un 44 del granata. Quei centimetri di differenza, potrebbero avere causato la posizione di off-side di Abraham.
Ragazzi, due centimetri sono due centimetri e per fermare la Roma servono eccome! Battute a parte, danneggiare la Roma in qualsiasi modo o maniera è ormai trendy, visti i tre, quattro precedenti verificatisi nel campionato in corso. Ho già sottolineato, recentemente ed in altri articoli, che questi errori arbitrali ai danni della Roma, vista la loro incredibile frequenza ravvicinata, non possono più essere considerati semplici sviste o abbagli. Stavolta è andata bene: la vittoria è arrivata nonostante la farsa messa in scena dall’arbitro Chilli e dai suoi quattro amici all’osteria, no, no, al bar, pardon, al var!