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Roma stellare – Zaniolo monstre – Bodo Glymt esorcizzato definitivamente dal poker romanista – Giallorossi a vele spiegate in semifinale.

Conference: Roma-Bodo Glymt 4-0

printDi :: 16 aprile 2022 23:21
Giallorossi a vele spiegate in semifinale

Giallorossi a vele spiegate in semifinale

(AGR) Il colpo d’occhio dell’Olimpico è davvero impressionante: il lunghissimo digiuno da stadio si interrompe definitivamente stasera. Sui suoi spalti, la presenza dei sessantaquattro mila spettatori, inclusi quelli norvegesi, è la conferma che quell’ ‘andrà tutto bene’ comparso sui muri di tante città d’Italia agli inizi della pandemia, non è più, ma forse, in realtà, non lo è mai stata, un’imbrattatura che a suo modo voleva incoraggiare la gente a resistere, a non farsi sovrastare da quel mostro, ma il realizzarsi dei tanti milioni di desideri, espressi a voce alta o sommessamente o, ancora, tenuti dentro, che auspicavano la fine della piaga. A riguardo, non possiamo non andare al commosso ricordo di coloro che ci hanno lasciato a causa della maledetta piaga. Sebbene di quel colpo d’occhio fantastico un po' tutti noi ne avessimo avuto un’anticipazione nel retour-match giocato nella fase a gironi, nel godere di quella fantasmagoria, di quello spettacolo offerto dal veloce susseguirsi dei colori e dei suoni, da immagini e oggetti, dalle azioni, sfido chiunque di voi ad affermare che i suoi sensi e la sua immaginazione non siano stati colpiti di brutto, magari per pochi secondi, da quell’insieme, da quel cocktail fatto di tifo, passione, amore per la propria squadra, pronto ad esplodere. Nella notte di Conference, quel cocktail è esploso per quattro volte, non solo nel cielo dell’Olimpico, ma in ogni dove vi fosse la presenza di un slo tifoso romanista.

Il Bodo Glymt arrivava all’Olimpico presentando credenziali di tutto rispetto. Indubbiamente, la vittoria dell’andata, 2-1, acciuffata in extremis contro una Roma che sì, s’era ben battuta, andando persino in vantaggio ma s’era distratta nel finale, fino a subire il goal-beffa al 93’ che ne decretava l’inopinata sconfitta, era stato un premio esagerato per la simpatica squadretta norvegese. Probabilmente, per come s’erano messe le cose, i ragazzi del Bodo Glymt erano ormai sicuri di andare incontro ad una più che meritata sconfitta. Dunque, quattro punti racimolati nei match della fase a gironi e i tre punti guadagnati (?) nell’andata di questi quarti, facevano sì che il Bodo Glymt entrasse in campo con una malcelata baldanza, che però svaniva quasi subito, al calcio d’avvio. Anche il plotone dei suoi tifosi si rendeva subito conto che ‘nun c’era trippa pe’ gatti’, per dirla nel vernacolo dell’Urbe. La Roma iniziava subito a spron battuto: due corner, al 2’ e al 4’, e al 5’ arrivava il vantaggio con Abraham, che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si avventava sulla respinta dell’estremo norvegese e insaccava. Dopo il vantaggio, si susseguono le offensive romaniste.

 
La Roma non fa respirare l’avversaria: Mkhitaryan ci prova due volte – al 13’ con un tiro dal limite, al 15’ con un rasoterra sparato a fil di palo – segue un tentativo di Abraham che, al 16’, per poco non fa centro e ancora, al 20’ Zaniolo da fuori area manda altissimo. Al 22’, preludio del raddoppio, un colpo di tacco di Pellegrini, è deviato da Haikin. Il secondo goal della Roma arriva al 23’ con Zaniolo che, raccolto un lancio di Pellegrini, a tu per tu con il portiere avversario non sbaglia. Un minuto dopo, la Roma potrebbe triplicare, ma Zaniolo manda oltre la traversa. L’assedio della Roma è temporaneamente interrotto al 28’ da Vitlesen, ma il suo tiro viene neutralizzato da Rui Patricio e subito dopo, su calcio d’angolo, il pallone arriva in mezzo all’area romanista, ma la difesa giallorossa spazza in tutta tranquillità.

Un minuto ancora e la Roma triplica con Zaniolo che in corsa inventa un pallonetto diabolico sul quale Haikin non può nulla. Roma in pressing costante, Bodo Glymt fermo. Al 37’, i giallorossi potrebbero arrivare al poker con Pellegrini e, sulla ribattuta, con Abraham, ma Haikin si supera e l’iniziativa sfuma. In chiusura di tempo, al 40’, Abraham spara dalla distanza ma l’estremo norvegese manda in angolo. Ad inizio ripresa, a suggellare l’indiscutibile dominio giallorosso, arriva il quarto goal romanista con Zaniolo, che dopo essersi destreggiato in una serie di dribbling strettissimi, la manda, imparabile, sotto l’incrocio dei pali. È il 48’ e sembra che i giocatori non siano mai rientrati negli spogliatoi. La Roma mette sotto gli avversari con un continuum che sembra non avere mai fine. Sul 4-0, la Roma abbassa il suo ritmo-gara di quel tanto che basta per una gestione tranquilla fino al termine. Nonostante il cambio d’atteggiamento, i giallorossi avrebbero ancora occasioni per incrementare il vantaggio, ma prima Zaniolo al 58’ – tiro debole parato senza problemi da Haikin – poi Zalewski al 64’’ – pallone respinto dalla difesa avversaria – e infine Afena Gyan, al 72’, che manda fuori da buona posizione, sprecano. Da parte sua, il Bodo Glymt si fa vedere solo al 79’, ma il pallone, calciato al volo da Boniface, va abbondantemente alto. Le sostituzioni operate da Mourinho accrescono il dinamismo della Roma e ne aumentano ulteriormente la sua forza offensiva, ma il risultato non cambia. La partita finisce così come era incominciata: Roma all’attacco e Bodo Glymt barricato in difesa. Roma in semifinale: ad attenderlo ci sarà il Leicester. Sarà un’altra battaglia. 

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