Roma: rutilanza e tenebrore contro l’Empoli
Roma – Empoli 2-4
Roma: rutilanza e tenebrore contro l’Empoli
(AGR) Dopo i tre punti guadagnati contro un buon Cagliari e la qualificazione ai quarti di Coppa Italia a spese di un disinibito Lecce, la Roma doveva dimostrare di avere ripreso dimestichezza con la vittoria, che quei due episodi vittoriosi non erano né casuali né fortunosi, ma frutto di una consapevolezza nei propri mezzi, arrivata finalmente a maturazione. Il banco di prova Empoli era più che adeguato allo scopo. Alla vigilia della partita, a 29 punti, i toscani sono a ridosso della metà classifica, in una posizione che da una parte li mette al sicuro da invischiamenti nella lotta per la salvezza e dall’altra, nel prosieguo del campionato, potrebbe coinvolgerli nella bagarre per arrivare all’Europa (posizione che non essendo cambiata nonostante la sconfitta con la Roma, può ancora far sperare e sognare i suoi tifosi). Certo, la concorrenza è dura, ma l’evoluzione del torneo potrebbe volgere a suo favore. La Roma parte subito in quarta e, già al 2’, Zaniolo, entrato in area, potrebbe concludere ma una spinta di Fiamozzi glielo impedisce. Sarebbe rigore, ma l’arbitro Fabbri, ben noto ai tifosi giallorossi per disastrose direzioni di gara a danno della loro squadra, come dire, incredibilmente lascia correre.
Storia vecchia… L’episodio scuote l’Empoli, che per due volte, al 6’ e all’8’, arriva alla conclusione con Bandinelli, ma i tiri del bravo centrocampista non hanno esito. Nei minuti che seguono e praticamente fino alla fine del tempo, i toscani non si fanno più vedere. Emerge la qualità della Roma. Di minuto in minuto va accentuando il suo indiscutibile predominio: giostra in lungo e in largo contrastata male e a fatica dall’avversaria. Accorrete, accorrete gente: al Castellani la Roma sta dando vita ad uno show fatto di manovre a tutto campo, buoni fraseggi e numeri individuali di qualità! Tentativi di Mkhitaryan al 10’, tiro potente dal limite, e di Abraham al 17’, pallone calciato di destro in modo approssimativo, non sortiscono gli effetti desiderati dai giallorossi ma sono messaggi più che eloquenti per l’Empoli, avvertimenti sulle reali intenzioni della Roma. Infatti, qualche minuto dopo, arriva la prima rete della Roma: al 24’, Abraham, spalle alla porta, all’altezza del dischetto, raccoglie un pallone calciato da Oliveira, si gira e fulmina Vicario.
Le due reti fanno sperare la tifoseria empolese e, complice il più che evidente calo di condizione della Roma, l’Empoli gli dà dentro e all’87’ troverà l’occasione per accorciare ulteriormente lo svantaggio e quindi riaprire la partita in extremis, ma il pallone colpito di testa da Pinamonti è indirizzato troppo centralmente e viene parato senza difficoltà da Rui Patricio. Bene, vittoria alla Roma, ma i due goal subiti, che non sono arrivati in virtù di una pretesa superiorità strategico-tattica dell’Empoli, confermano che, al rientro in campo, i giallorossi ci mettono un po' di tempo per tornare alla concentrazione piena e, inoltre, ci sarebbe da chiedersi perché, ormai da diverse partite, la condizione fisica scende di parecchio, fino al punto da subire incredibili ribaltamenti di risultati (vedi partita con la Juventus) o rischiare clamorose rimonte (vedi Empoli -Roma). A questo riguardo, la sosta capita a proposito. Mourinho ed il suo staff di preparatori avranno tempo e modo per far sì che la condizione psico-fisica e atletica dei giallorossi arrivi a quegli standard richiesti dal nostro campionato e dalla partecipazione alla Conference, coppa che è pur sempre una vetrina europea. L’appassionata tifoseria romanista resta in attesa di buone notizie.