Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

ROMA-EMPOLI 7-0

La Roma vince di goleada - Dybala e Cristante i suoi Profeti – Empoli surclassato sul Piano Tecnico, Qualitativo e Fisico

printDi :: 20 settembre 2023 17:52
ROMA-EMPOLI 7-0

ROMA-EMPOLI 7-0

(AGR) Nella tifoseria romanista, il dubbio che la striscia negativa delle prime tre giornate potesse avere un seguito anche con l’Empoli, non era poi così infondato; più che altro nasceva dalla considerazione che, di solito, le pause del campionato interrompono la ricerca di cui una squadra ha bisogno per poter conoscere se stessa, capire quali siano le sue reali possibilità, specie quando sta cambiando pelle, per così dire, quando, cioè, i nuovi arrivati devono inserirsi, integrarsi nel gruppo, sostituire degnamente o in modo più soddisfacente quelli che sono partiti. Ricerca che non può che essere attuata se non disputando gare ufficiali con una certa continuità.

Perché, un conto è disputare partite di precampionato o anche di prestigio - la cui utilità è fuori di dubbio al di là del risultato finale - che servono più che altro a fare gruppo, a entrare in condizione, a valutare i giocatori in questo o quel ruolo, a inserire nuovi elementi, altro conto, invece, è, una volta iniziato il campionato, vedere le risposte del singolo e della squadra quando la partita è ‘vera’. E per ‘trovare’ la squadra di solito ci vogliono diverse partite, disputate a cadenza regolare. Dopo di che, lo staff tira le somme e decide quale sia il nucleo base della squadra, i punti di riferimento, i giocatori considerati imprescindibili eccetera. Da parte sua, l’Empoli si presentava all’Olimpico con il pesante fardello di tre sconfitte nelle prime tre gare di campionato, di cui due subite in casa e arrivate ad opera di Napoli, Hellas Verona e Juventus; in qualche modo, quindi, potevano essere ‘giustificate’ dal calibro degli azzurri campioni d’Italia del Napoli o della Juventus, squadra temibile sempre e comunque, e dalla attuale condizione fisico-atletica e qualitativa mostrata dall’Hellas Verona.

 
Era quindi possibile fare un parallelo tra le due, vista la loro posizione in classifica, e citare Vincenzo Monti: “Se Atene piange, Sparta non ride”. Era più che probabile che, considerando dove si trovasse nella graduatoria, i toscani avrebbero piazzato il pullman davanti al portiere Berisha ed eretto barricate a partire dalla propria metà campo. Dopo il fischio d’inizio, invece, dubbi e perplessità sulla squadra romanista venivano fugati perché la Roma partiva a testa bassa e alla prima entrata in area empolese arrivava il rigore che sbloccava la partita: al 2’, Kristensen crossava da destra, il pallone veniva intercettato di mano, in area, da Walukiewicz: rigore netto, battuto da Dybala che realizza. Vantaggio Roma. Nei minuti che seguivano, la Roma andava percependo che poteva vincere la partita: lente e scontate, quasi scolastiche le manovre dei toscani – ma forse quell’atteggiamento era dettato da un intento ben preciso: portare via almeno un punto dall’Olimpico, un puntarello che avrebbe dato ossigeno alla classifica, già asfittica, degli empolesi – venivano puntualmente frustrate e ribaltate dai giallorossi. Roma in scioltezza, dunque, che, senza più remore e timidezze, all’8’ arrivava al raddoppio: era ancora Kristensen a crossare, stavolta da sinistra, e Renato Sanches, materializzatosi improvvisamente in area, arrivava deciso e preciso e di testa batteva l’incolpevole Berisha.

Doppio vantaggio giallorosso, ma adesso il rischio è che la Roma addormenti la partita: ciò che consentirebbe all’Empoli di prendere confidenza, invece i giallorossi non si fermano, insistono e al 19’, direttamente da corner battuto da Paredes, il pallone sbatte sul palo a portiere battuto. Il ritmo della Roma è sempre alto, l’Empoli stenta a stare dietro all’avversaria: troppa differenza qualitativa in più a favore dei romani. Ma c’è anche da aggiungere che, forse, la partenza del centrocampista Filippo Bandinelli, classe1995, approdato allo Spezia, ha costretto la squadra toscana a rivedere il suo impianto di base, la sua stessa struttura (della quale Bandinelli si era dimostrato muro portante), di conseguenza ne ha risentito il suo assetto tattico. Intanto, la Roma giostra a suo piacimento: la squadra giallorossa vista oggi non è nemmeno lontana parente di quella che le ha prese da Hellas Verona e Milan e pareggiato per il rotto della cuffia con la Salernitana. Siamo al 35’: ennesima azione romanista, che arriva al tiro, Bereszynski respinge, pallone addosso a Grassi che la manda nella propria rete. 3-0 per la Roma.

Lo stesso Bereszynski proverà a rimediare nel finale di tempo con un tiro da lontano, ma Rui Patricio, apparso sicuro in tutti i suoi interventi, para tranquillo. In vantaggio di tre goal, la partita sembra finita: ma insomma, tifosi romanisti, cosa volete di più? Preparatevi a quarantacinque e passa minuti di melenso e straziante tic-tac… Invece, nella ripresa, la Roma ha ancora voglia, l’intensità giallorossa non viene mai meno: c’è voglia di mettere, definitivamente una pietra sopra a quelle deludenti prestazioni iniziali. A questa voglia, i ragazzi dell’Empoli possono opporre ben poco: asserragliati nella propria metà campo, di rado, ma molto di rado, azzardano ad affacciarsi oltre i propri quarantacinque, cinquanta metri. Il bravo Zanetti probabilmente se ne è reso conto già nel primo tempo: non essendo qui di casa i miracoli, può sperare in qualche rimpallo favorevole, magari una svista clamorosa, nel lancione lungo che va a bion fine a Roma spiazzata, che mandi in goal isuoi.

Ma ciò che probabilmente è nei voti del mister empolese non avverrà mai: sarà infatti la Roma che, giostrando a tutto campo con stordenti sequenze inventate ora da Dybala, ora da Cristante, ora anche da Lukaku, arriverà a rete ancora quattro volte, in una incredibile girandola di temi proposti, di tentativi individuali, di occasioni perdute. Il 4-0 arriva al 55’, spettacolare nella sua preparazione: gran finta di Dybala che spiazza due difensori avversari e di sinistro insacca. Qualche minuto dopo, al 59’, Dybala sfiora la tripletta su punizione, ma il pallone calciato dal campione argentino colpisce la traversa. E l’Empoli? Si fa vedere al 66’ con un colpo di testa di Caputo neutralizzato da Rui Patricio, e un minuto dopo, al 67’, un gran tiro di Baldanzi colpisce il palo.

Di questo ragazzo, classe 2003, centrocampista e attaccante, già nello scorso campionatone avevamo ammirato la classe cristallina, fatta di concretezza e sapienza tattica, l’eleganza nei movimenti, la presenza e la puntualità nel sapersi trovare al posto giusto nel momento giusto. Tommaso Baldanzi è un giocatore vero, nonostante la sua giovane età. Ad avvenuta maturazione, sarà sicuramente un punto di forza non solo della squadra nella quale giocherà ma anche e soprattutto della Nazionale. Proseguendo la gara, all’80 un missile di Cristante si infila, imprendibile anche ai missili anti-missili, alle spalle di Berisha: 5-0. La partita continua. Dominio assoluto della Roma. Due minuti ancora e all’82’ arriva, liberatorio per lui e per le legioni romaniste, il goal di Lukaku: saluto militare e indice sulle labbra a zittire… Mah, ce n’erano tanti che lo criticavano: prima della fine del campionato ne sapremo di più. Infine, a chiudere, all’86’, Mancini raccoglie il tacco di Cristante, un autentico bonbon, e imprime il settimo sigillo. La vittoria della Roma è indiscutibile. Lo strapotere giallorosso, in termini di qualità tecniche individuali e complessive di squadra, ha avuto ragione dell’Empoli. Si vince e si perde in undici. Nella squadra toscana abbiamo visto ottime individualità. Siamo sicuri che, operati gli opportuni e indispensabili aggiustamenti, magari con l’arrivo di altri elementi, la simpatica squadra empolese riguadagnerà quelle posizioni di classifica che la metteranno al riparo da incandescenti e rischiosi finali di campionato.

20 settembre 2023                                                                       RENATO BERGAMI

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE