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Roma di goleada (4-0) contro la Salernitana

Spettacolo all’Arechi di Salerno

printDi :: 31 agosto 2021 08:11

(AGR) Il tabellino della partita: SALERNITANA: Belec; Aya, Gyomber, Jaroszynski (84′ Schiavone) ; Kechrida (67′ Zortea), M. Coulibaly, Di Tacchio, L. Coulibaly (55’Simy), Ruggeri; Obi (67′ Capezzi); Bonazzoli (84′ Kristoffersen). All.: Castori. A disposizione: Fiorillo, Russo, Schiavone, Iannone, Kristoffersen, Kastanos. ROMA: Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina (82′ Calafiori); Cristante, Veretout (77′ Diawara); Perez (77′ Shomurodov), Pellegrini, Mkhitaryan (70′ El Shaarawy); Abraham (82′ Mayoral). All. Mourinho. A disposizione: Fuzato, Reynolds, Kumbulla, Bove, Zalewski Arbitro: Abisso Reti: 48′ Pellegrini, 52′ Veretout, 69′ Abraham, 79′ Pellegrini.  Ammoniti: Bonazzoli, Carles Perez, Aya, Mkhitaryan

Per la Roma non è stata una passeggiata vincere contro la neopromossa Salernitana. Nel primo tempo, infatti, forse dando fondo a tutte le loro energie, i granata hanno opposto una tenace resistenza alle iniziative giallorosse. La muraglia eretta da mr. Castori ha resistito e resistito. Al rientro negli spogliatoi era facile leggere sui volti di Bonazzoli, Obi e compagni un certo ottimismo. Eseguendo le direttive del tecnico, che, possiamo ipotizzare, fossero quelle di correre correre ed impedire alla Roma non solo di fare ma soprattutto di abbozzare il suo gioco, la Salernitana andava al riposo convinta di fare punti. Ma andando a vedere le statistiche di gioco relative ai km percorsi dalle due squadre nel primo tempo rapportati ai tiri in porta effettuati- Salernitana 51 circa con solo tre, quattro tiri in porta, contro i 49 della Roma con almeno una dozzina di tiri – si vedeva bene che, alla fine, le corse dei granata erano servite solo a tamponare le continue scorribande romaniste, portate con ordine e raziocinio, sebbene non coronate da goal.

 
Per aprire brecce nella muraglia granata, serviva a poco quel gioco arioso, con palloni che viaggiavano da una parte all’altra del campo, costantemente in possesso di Veretout e compagni. Piuttosto, per andare a rete ci voleva qualcosa di più ficcante, tipo scambi ravvicinati e avanti, scambi ravvicinati e avanti, un leitmotiv ripetuto fino a quando non si presentava l’occasione per battere a rete.

Quando Mourinho s’è accorto che era meglio la politica del passo dopo passo, dal rientro in campo in poi, cioè fino alla fine della partita, per la Salernitana s’è fatto buio pesto. Pellegrini al 49’, Veretout al 52’, Abraham al 69’, al suo primo goal in serie A, e infine ancora Pellegrini al 79’ hanno mandato all’aria il giurassico 5-4-1 di Castori. La ripresa è diventata un vero e proprio calvario per la generosa squadra campana, che, ad un certo punto, entrata in riserva, si è trovata in pieno affanno e a corto di idee, impotente a fronteggiare l’assedio romanista. Il poker rifilato alla Salernitana lancia ulteriormente la Roma verso le posizioni di testa.

D’accordo, siamo appena alla seconda giornata, bisogna restare con i piedi per terra, si saranno detti i giocatori giallorossi, ma sta di fatto, è cosa accertata, che i punti guadagnati nelle prime giornate valgono oro e quelli persi è pressoché impossibile recuperarli, visto il grado di difficoltà del nostro campionato, dove non esistono più squadre-materasso e la pagnotta devi guadagnartela partita dopo partita. La salutare sosta arriva a proposito e consentirà a Mourinho di limare laddove c’è da limare, e procedere, eventualmente, a ulteriori messe a punto, mai abbastanza per motori così complessi come quello della Roma. Alla ripresa del campionato, il 12 settembre arriverà il Sassuolo, e qualche giorno dopo, il 16, ancora all’Olimpico, ore 21.00, ci sarà l’esordio in Conference contro il CSKA Sofia, squadra che non è certo una matricola, essendo da anni ospite fissa delle varie competizioni continentali. Intanto, per la Roma potrebbero esserci novità nel mercato dei trasferimenti.                                    

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