Pallanuoto femminile, SIS Roma....regalaci un sogno
I tifosi alle ragazze di Capanna chiedono un pronto riscatto. Roby Levis il capotifoso: "le nostre ragazze hanno dimostrato di non essere inferiori a nessuno. Possono andare a vincere a Catania e regalarci la gioia dello scudetto, un traguardo che inseguiamo da tempo"
Roby Levis fotografato assieme alle ragazze della SIS
(AGR) La sconfitta di sabato 13 complica il cammino verso lo scudetto di pallanuoto femminile della SIS Roma. Ma non è finita. Tifosi, appassionati di pallanuoto, tecnici, si stringono attorno al team di Marco Capanna e per la trasferta decisiva a Catania è già partita la corsa al biglietto aereo per essere accanto alle ragazze e sostenerle. L’Orizzonte Catania nella serie delle partite finali è in vantaggio per due vittorie ad una, la SIS Roma deve vincere per giocarsi ancora al Babel, nell’ultima eventuale partita di finale, il tricolore. “Ho fatto un viaggio di oltre diecimila chilometri, da San Francisco a Roma, passando per Detroit, Londra, Nizza, Bordighera e quindi Ostia. Ci tenevo ad essere qui per gli incontri decisivi. - racconta Roby Levis, ingegnere italo-americano, appassionato nuotatore e capo-tifoso della SIS Roma – Sabato scorso è andata male. Ma è possibile ribaltare il risultato, le nostre ragazze hanno dimostrato di non essere inferiori a nessuno. Peccato la sconfitta, non ci voleva, ma possono andare a vincere anche a Catania e regalarci la gioia dello scudetto, un traguardo che inseguiamo da tempo”.
La pallanuoto femminile nel X Municipio è qualcosa di più di una passione sportiva, la SIS Roma dopo la scelta di giocare ad Ostia, per i primi due anni presso il Centro Federale di via Quinqueremi, ha preso "casa" definitivamente al centro sportivo Babel (Infernetto), divenendo una delle più belle realtà sportive del litorale romano. Una presenza che ha fatto crescere la passione. Sono nati, in diverse piscine del litorale corsi per l’avviamento alla pallanuoto (maschile e femminile). “Abbiamo parlato con le ragazze, con le quali, tra l’altro, mi alleno spesso insieme. - afferma Roby Levis, un campione a 78 anni dei master di nuoto con il pallino fisso per la pallanuoto – Gli abbiamo chiesto di regalarci….un sogno, possono farcela, hanno già dimostrato di essere una squadra vincente”.
“Ho imparato a nuotare ad Ostia quando ero ragazzo. - racconta - La nostra piscina partiva dal “Marechiaro” ed arrivava al pontile, eravamo sempre in tre o quattro ed utilizzavamo un pattino per appoggio. Uno remava e gli altri nuotavano quando uno si stgancava saliva a bordo e sostituiva il rematore che poteva andare a nuotare. Oggi è diverso, il nuoto è diventato uno sport di massa. Qui, seguiamo tutti la pallanuoto e meno il calcio”.