La Roma di Juric parte bene -Udinese sconfitta ma convincente
ROMA-UDINESE 3-0
La Roma di Juric parte bene - Udinese sconfitta ma convincente
(AGR) L’esonero di Daniele De Rossi e gli effetti collaterali alle spalle, ma non ancora del tutto metabolizzati dalla tifoseria romanista, la Roma entra sul prato dell’Olimpico tra i fischi della sua impagabile tifoseria. Striscioni scritti a grossi caratteri, testimonianze di affetto verso l’esonerato De Rossi e polemici del provvedimento preso dalla Proprietà, che non possono essere ignorati dai destinatari, campeggiano qua e là sugli spalti. Fa spicco il vuoto al centro della curva sud: in segno di protesta per l’esonero di DDR, buona parte della tifoseria abituale di quel settore dello stadio ha deciso di gettare via mezzora di partita restando fuori dallo stadio: protesta civile ma che serve a poco, visto che sulla panchina c’è il nuovo allenatore Juric, arrivato giusto qualche giorno prima, che, nonostante il poco tempo a disposizione, ha già diretto un paio di allenamenti dei giallorossi ed ora è alla sua prima prova sul campo con la sua nuova squadra. Non manca una certa curiosità sul tipo di performance della Roma.
Le facce dei giocatori giallorossi più rappresentativi appaiono piuttosto tese. Ci si chiede se questa tensione non vada a riflettersi sulla prestazione della squadra. Già dalle prime battute si vede che questa è un’altra Roma: per carità, non che in un paio di giorni sia diventata il Real Madrid, il Bayern o chissà cosa, però questa versione della squadra giallorossa appare più veloce e dinamica in fase di disimpegno e ripartenza, si vede che ha voglia di giocare e soprattutto di vincere, rispetto a quella precedente, il che fa ben sperare i suoi tifosi. Ma intanto, Cristante e Pellegrini e un paio d’altri giocatori, individuati dalla tifoseria quali orditori della presunta ‘congiura’ contro De Rossi, vengono subissati di fischi ogni volta che toccano palla o tentano di farlo e poi, quando capita che sbaglino, apriti cielo! Insomma, in questo clima di reciproca stima la Roma va subito avanti e all’8’ Dobvyk spara un bel diagonale che Okoye neutralizza bene.
All’intervallo, viene ipotizzato che, nella ripresa, l’Udinese attuerà un cambio di passo che potrebbe mettere in difficoltà l’avversaria, ma la cosa non avviene perché la Roma riprende a spaziare a tutto campo e al 49’ raddoppia: incursione di Dybala in area udinese, il campione argentino viene maldestramente sgambettato da Bijol: è rigore e il campione del mondo trasforma. La Roma non si ferma e al 53’ potrebbe triplicare se Cristante non concludesse moscio da breve distanza. Sul 2-0 per la Roma, volti distesi in panchina e in campo la squadra giallorossa appare più sicura di sé, più sciolta rispetto alle fasi iniziali della partita. Ma attenzione perché Juric è a metà dell’opera e non vuole assolutamente cali di tensione: l’Udinese c’è ancora, e prima con Brenner che al 57’ conclude alto e poi con Thauvin, che al 66’, obbliga Svilar a una superparata, lo dimostra coi fatti.
La Roma, però, continua ad esercitare il suo predominio territoriale e al 71’ Dovbyk inventa un preciso assist per Baldanzi che batte Okoye con un velenoso pallone: primo goal in maglia giallorossa del ragazzo di Poggibonsi ed entusiasmo irrefrenabile sugli spalti. Al triplice fischio dell’arbitro, tale Feliciani Ermanno da Teramo, diluvio di fischi per la squadra giallorossa: il messaggio è chiaro: bella vittoria, buona per la classifica, ma avete appena cominciato: dateve da fa.