L’ITALIA VINCE A VILNIUS E VOLA IN TESTA ALLA CLASSIFICA
Le qualificazioni per Qatar 2022
(AGR) (AGR) ROMA (R.B.) -: Tabellino della partita: Lituania- Italia 0-2 LITUANIA (4-5-1): Svedkauskas; Girdvainis, Beneta, Valtkunas, Mikoliunas (76′ Gaspuitis); Novikovas, Dapkus, Simkus (86′ Petravicius), Slivka, Sirgedas (58′ Eliosius); Cernych (75′ Kazlauskas). A disp. R. Baravykas, J. Lasickas, N. Valskis, K. Silkaitis, D, Romanovskij, K. Laukzemis, I. Driomovas, M. Adamonis. All. Urbonas
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Toloi, Mancini, Bastoni (86′ Acerbi), Emerson (56′ Spinazzola); Pellegrini (45′ Sensi), Locatelli, Pessina (61′ Barella); Bernardeschi, Immobile, El Shaarawy (45′ Chiesa). A disposizione: Meret, Sirigu, Bonucci, Di Lorenzo, Lazzari, Insigne, Chiesa, Belotti. All. Mancini.
ARBITRO: Raczkowski CLASSIFICA DEL GIRONE C Italia 9, Svizzera 6, Irlanda del Nord 1, Bulgaria 1, Lituania 0.
L’Italia completa questo primo trittico di gare battendo la Lituania a Vilnius. Come nelle altre due precedenti partite con Irlanda del Nord e Bulgaria, gli azzurri mettono a segno due goal senza subirne. Il risultato a nostro favore è strameritato, visto quanto offerto dal campo.
Opposta ad una Lituania che oltre ad una gran dose di generosità ha potuto fornire ben poco, ben presto la squadra messa in campo da Mancini si è resa conto che poteva puntare decisamente alla vittoria. Già nei primi minuti ci prova due volte con Pellegrini (5’,10’’) ed Enerson al 6’, con tiri da lontano che non hanno esito. Poche le occasioni per gli azzurri nella prima metà del primo tempo: l’Italia macina gioco ma non trova sbocchi. Peraltro, con gli avversari che pensano più a difendersi che ad attaccare, cercando magari il contropiedino velenoso per entrare nella storia del calcio (eventualità che nel corso della partita non si verificherà mai), lo sfondamento risulta difficile. A interrompere il predominio territoriale italiano e mettere i lituani in condizione di andare a rete ci vogliono giusto un paio di disattenzioni del nostro portiere: al 27’ Donnarumma esce a farfalle e per poco un pallone tranquillo non si trasforma in goal per i nostri avversari. Fortunatamente per noi, Bastoni arriva al momento giusto e spazza via. Poco dopo, al 32’, un altro malinteso tra Donnarumma e Bastoni regala palla ai lituani, che però non sfruttano la chance. Dopo questi due campanelli d’allarme, l’Italia si dà una mossa e prende in mano la gara. Per i ragazzi lituani sono momentacci: le nostre maglie, bianche per l’occasione, imperversano nella metà campo avversaria e prima Immobile al 35’, poi El Shaarawi al 37’ e al 39’, poi ancora Emerson al 40’ cercano il goal, ma il portiere Svedkauskas, un fuorigioco, e parecchia imprecisione nei tiri fanno restare il risultato sullo 0-0. In apertura di ripresa, al 48’, arriva il goal del vantaggio azzurro grazie a Sensi che raccoglie un invitante pallone di Locatelli e insacca sparando da fuori area. Subito dopo, non paga, l’Italia spinge ancora. In questa fase della gara si susseguono i nostri tentativi di mettere il risultato al sicuro. Contiamo tante occasioni. Immobile ci prova almeno cinque volte (50’, 57’, 64’, 69’, 78’), poi Locatelli (55’, 82’), Bastoni al 61’, Bernardeschi al 49’ e Chiesa al 91’, ma, come già nel primo tempo, precipitazione, imprecisione e Svedkauskas ci negano il goal del raddoppio che tuttavia arriva a pochi secondi dalla fine, quando, al 94’, Immobile trasforma un calcio di rigore accordato per atterramento in area di Barella. A credito della Lituania una grandiosa occasione al 73’ (il famoso contropiedino di cui sopra) con Eliosius che si vede negare il goal da un immenso Donnarumma. Francamente, per quanto si è visto in campo, il pareggio sarebbe stato un premio troppo ricco per la Lìtuania, che, al di là di un compitino ben fatto, ha fatto vedere ben poco. Fa eccezione il portiere Svedkauskas, che almeno un paio di volte ha salvato alla grande la propria porta. Non sfigurerebbe nel campionato italiano. Dopo questo primo trittico di partite (per le altre se ne riparlerà a settembre), l’Italia è a punteggio pieno e non ci si può che congratulare con il DT Mancini per come sono state conquistate le vittorie: solidità in difesa, dinamismo a centrocampo e fantasia in attacco fanno di questa squadra un osso duro per chiunque. In ottica di parco giocatori, altri ragazzi scalpitano per rientrare o entrare nella rosa di Mancini. In termini qualitativi, la nostra nazionale può crescere ancora.