Italia Polo Challenge: quattro giorni di sold out al Galoppatoio di Villa Borghese
II polo diventa pop: E...Così siamo entrati nel cuore di Roma. Patricio Rattagan: L'Italia Polo Challenge nasce per promuovere questo sport e le tribune del galoppatoio e le aree di ristoro piene di gente, danno un senso al nostro lavoro e cioè far conoscere sempre di più il polo in tutta Europa
Italia Polo challenge al Galoppatoio di Roma
(AGR) Il polo è diventato pop. Lo dicono i numeri della tappa romana dell'Italia Polo Challenge, che si è chiusa ieri sera al Galoppatoio di Villa Borghese, uno dei due teatri dell'89° CSIO di Piazza di Siena. Per la finale tra US Polo Assn. e Harpa Pure c'erano quasi 1.000 spettatori sulle tribune a seguire l'atto conclusivo di una delle tappe del circuito organizzato da IPC, Fise e Sport & Salute, iniziato in inverno a Cortina (si giocava sul campo innevato) e che proseguirà dal 28 luglio al 2 luglio a Porto Cervo.
Per molti, quello di Villa Borghese è stato il primo contatto con il polo, in una location d'eccezione nel cuore della Capitale e con le regole dell'Arena Polo che vanno proprio nella direzione di avvicinare nuovi appassionati a questa disciplina: campo ridotto, squadre formate da soli tre giocatori, 4 chukker (tempi) da 5 minuti di gioco effettivo e una riduzione dei costi di trasporto e cura dei cavalli che rende l'arena polo uno sport sostenibile, uno dei concetti su cui si basa l'intera vision di Piazza di Siena. Alessandro Giachetti capo del dipartimento Polo della Fise, spiega il successo della tappa romana: «Il sold out di questi giorni è la prova di quanto stia crescendo l'interesse per il nostro sport, grazie al lavoro di squadra del dipartimento, del segretario Simone Perillo, il consigliere Maria Grazia Cecchini e dell'arbitro e tecnico federale Franco Piazza».