ITALIA-IRLANDA DEL NORD 2-0: BUONA LA PRIMA
PARTITA LA FASE DI QUALIFICAZIONE AI PROSSIMI MONDIALI IN QATAR.
(AGR) (AGR) ROMA (R.B.) -Tabellino della partita: Italia Irlanda del Nord 2-0. Italia (4-3-3) – Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson (74′ Spinazzola); Pellegrini (62′ Barella), Locatelli (83′ Pessina), Verratti; Berardi (74′ Chiesa), Immobile, Insigne (83′ Grifo). A disposizione: Cragno, Sirigu, Acerbi, Belotti, Bernardeschi, Di Lorenzo, Mancini. Allenatore: Mancini Irlanda del Nord (3-5-2) – Peacock-Farrel; Smith, Evans J., Cathcart; Dallas, McNair, McCan (77′ Thompson), Davis, Evans C. (45′ Saville); Whyte (64′ Lavery), Magennis (77′ Lafferty). A disposizione: Hazard, Hughes, Ballard, Brown, Ferguson, Kennedy, McGinn, McLaughlin. Allenatore: Baraclough. Reti: 14′ Berardi, 38′ Immobile ARBITRO: Ali Palabıyık AMMONITI: Thompson, Saville
Battendo l’Irlanda del Nord, la Nazionale italiana è partita col piede giusto. La gara è stata di buon livello, sebbene i ragazzi di Mancini si fossero ritrovati insieme dopo diversi mesi. In ottica di assimilazione di schemi tattici, di conoscenza reciproca, di preparazione delle tante partite che la nazionale ha in calendario e, ultimo ma non meno importante, il non disputare partite magari amichevoli, potrebbe nuocere all’ensemble azzurro. Tuttavia, stante il contesto attuale in cui si muove ed opera il calcio italiano, contesto che vede la pandemia Covid 19 fungere da spada di Damocle su qualsiasi attività, non solo quella sportiva, dove i calendari nazionali, europei e mondiali incombono sulle varie federazioni calcistiche, imponendo loro ritmi competitivi impensabili fino a prima del diffondersi del virus, è evidente che, a causa dei tempi ristretti a disposizione, stage tecnico-tattici preparatòri o di aggiornamento non potevano trovare posto tra le varie competizioni.
Insomma, ci si aspettava un’Italia altrettanto aggressiva come quella vista nella prima frazione. Invece abbiamo visto una squadra che si è accontentata dei due golletti, che, nonostante il palese disappunto del DT, più e più volte evidenziato da eloquenti primi piani, è campata di rendita, per così dire, quando, al contrario, avrebbe dovuto cercare di andare a goleada, visto che la notevole e fin troppo evidente differenza tecnico-tattica glielo avrebbe permesso. L’Irlanda del Nord? Squadra giovane, in costruzione, rivedibile.
Piena di volontà e caparbietà, le caratteristiche che sono nel dna delle squadre di scuola britannica, ma attualmente ben lontana da standard tecnici competitivi di livelli medio-alto.
Tra le sue fila non si intravede un possibile erede di George Best, astro degli astri del football, gloriosa bandiera del Manchester United e della nazionale nord irlandese, che per anni ha illuminato il pianeta football con le sue serpentine, le sue finte ubriacanti, i suoi goal e assist. Bene, prendiamoci questa vittoria come un autentico viatico per il proseguo della nostra nazionale. I tre punti conquistati al ‘Tardini’ di Parma consentono di guardare al futuro con un bel po’ di ottimismo. Del che, detto tra parentesi, ce n’è molto bisogno, visto il livello di difficoltà del nostro girone, che. più che di ferro, appare abbastanza insidioso, tale comunque da obbligare i nostri a tenere alto il livello di concentrazione ad ogni partita.
A contrastare la marcia dell’Italia oltre alla Svizzera, squadra decisamente in crescita da qualche tempo a questa parte, e avversaria storicamente temibile della nostra nazionale, ci saranno la già citata Irlanda del Nord, e la Bulgaria, squadra calcisticamente parlando scorbutica, che attualmente occupa il 68mo posto nella classifica FIFA, della quale ne ricordiamo la ‘generazione d’oro’ che a USA 1994 stupì il mondo arrivando sorprendentemente alle semifinali grazie al genio calcistico di Lechkov ed ai goal del funambolico Stoichkov.
A proposito della classifica FIFA, sorgono non poche perplessità sulla sua attendibilità, visto che al suo top compare il Belgio, squadra che, stando ad annali ed almanacchi del calcio pubblicati in tempi remoti, passati o più vicini a noi, nella sua bacheca dei trofei non compaiono né titoli mondiali, né titoli europei, mentre le potenze del calcio sono sparpagliate tra il secondo, Francia, ed il 13 posto, Germania (sic!), con l’Italia al 10mo posto.
Trattandosi di classifica calcistica viene da pensare che possa essere stata stilata con i piedi, senza tenere conto di dati statistici storici e correnti e di possibili variabili, che possono essere sempre presenti o ricorrere strada facendo.
Quarta avversaria inserita nel girone ‘C’, quello dell’Italia, la Lituania, si presenta a questa fase a gironi non avendo grandi tradizioni calcistiche alle spalle, sebbene ultimamente sia arrivata a discreti livelli competitivi.
Della Lituania calcistica se ne sa ben poco, giusto di qualche giocatore che milita in questo o quel campionato europeo o nordamericano. Qui da noi, a suo tempo hanno militato Tomas Danilevicius (attaccante, ex Parma, ora dirigente sportivo) e Marius Stankevičius (difensore, ex Sampdoria e Lazio), oltre a Linas Mėgelaitis, classe 1998, centrocampista, attualmente in forza al Gubbio, serie ‘C’ girone ‘B’, nazionale.
Sebbene nella classifica FIFA occupi attualmente il 129 posto, sarà bene non commettere l’errore di sottovalutare questa squadra. Le impennate d’orgoglio sono sempre dietro l’angolo. Tra i dieci gironi di questa prima fase, se ne trovano con livelli di difficoltà più o meno alti. Ma la regola ferrea da seguire è quella di non dare per scontato i risultati prima di aver giocato la partita. Regola che farà bene a seguire anche la nostra nazionale.