Insieme per lo sport...le proposte degli assessori capitolini degli ultimi 30 anni
Angelo Diario (Sportivi per Roma): “Format inedito che è piaciuto a tutti, abbiamo dimostrato che nello sport gli obiettivi da raggiungere, così come i problemi da risolvere, non sono nuovi e non cambiano con l’alternarsi delle forze politiche al governo della città
Cochi, Masina e Frongia al tavolo di Insieme per lo sport
(AGR) Si sono riuniti per la prima volta tutti insieme, nell'iniziativa organizzata da Sportivi per Roma, i responsabili delle politiche sportive della Capitale a partire dai tempi di Carraro, ripercorrendo oltre tre decenni di governo dello sport a Roma.“ E' stato un format inedito, avente l’obiettivo di valorizzare il meglio di ogni esperienza” - commenta Angelo Diario - “Abbiamo dimostrato che nello sport gli obiettivi da raggiungere, così come i problemi da risolvere, non sono nuovi e non cambiano con l’alternarsi delle forze politiche al governo della città: è un messaggio importante che siamo riusciti a lanciare”. “Negli anni Novanta il rapporto tra Coni e Comune nacque con la logica di sistemare gli impianti scolastici, le piscine e i campi polivalenti che erano stati realizzati come opere a scomputo della costruzione degli edifici scolastici” - spiega Alfonso Rossi - “E’ stato un sistema che ha funzionato, perché ha portato impianti sportivi in quartieri difficili, dove mettere una piscina nuova significava dare la possibilità ai giovani di avere un luogo di aggregazione. Molti impianti che a quei tempi erano aperti e avevano migliaia di utenti, oggi sono ridotti in maceria”.
“L’appello che va fatto oggi è: bandi subito” - sostiene Alessandro Cochi - “Ci sono decine di impianti chiusi le cui chiavi vanno consegnate a nuovi gestori. Più della metà degli impianti comunali rischia la chiusura il prossimo anno, non passi il messaggio sbagliato che il concessionario è per forza di cose un furbetto: il concessionario è colui che anche in questi tre anni ha portato avanti gli impianti, nonostante le chiusure che sono state imposte durante la pandemia e nonostante il caro bollette”.
“Ci sono problemi storici che il Comune da solo non potrà mai risolvere” - sostiene Daniele Frongia - “E’ necessario il supporto del Governo nazionale. Non si possono più fare affidamenti diretti e i bandi durano anni: si possono cambiare Assessori e Dirigenti ma alcuni tempi non possono essere compressi. La proposta che possiamo fare è, insieme, contribuire a un documento con delle richieste specifiche e poi bussare al Governo: tutti abbiamo in mente queste richieste, che ad esempio hanno a che fare con aspetti urbanistici e patrimoniali”.
“Un incontro suggestivo e costruttivo, nel quale ogni relatore ha messo a disposizione il proprio bagaglio di esperienze, positive e negative, spiegando i motivi all’origine dei problemi che oggi vanno affrontati ed avanzando delle proposte condivise e utili al loro superamento” conclude Mirco Fratta - “Tali proposte costituiscono degli spunti dai quali far partire una seconda discussione, che ci prendiamo l’impegno di organizzare quanto prima, per dare continuità all’iniziativa”.