Il pareggio al Dall’Ara manda la Roma alla periferia della Champions League
BOLOGNA-ROMA 0-0
(AGR) Al Dall’ara, Bologna e Roma hanno dato vita ad una partita vivace che, spettacolarmente non indimenticabile, quantomeno s’è mantenuta su buoni ritmi per tutta la sua durata. Ci sono diversi tipi di 0-0: per quanto si è visto in campo, questo tra rossoblu e giallorossi lo annoveriamo tra le classiche partite di fine stagione, dove i giocatori hanno sì fatto il loro dovere, ma al di là del compitino non sono andati. Poche occasioni, un paio per parte, di quelle che possono essere considerate tali, nell’intero arco della gara. Eppure, tanto per il Bologna quanto per la Roma la voglia di vincere doveva pur esserci, magari in spirito.Dopo la trentaquattresima giornata di campionato, Roma e Atalanta erano appaiate in classifica a 58 punti, mentre distanziate di dodici punti, a 46, procedevano Bologna Torino, Monza, Udinese e Fiorentina. Quei dati mostravano, in tutta evidenza, che, almeno per quest’anno, il Bologna e le sue coinquiline erano ormai tagliate fuori dall’Europa, perché nemmeno conquistando i restanti dodici punti in palio vincendo le restanti quattro partite, né i rossoblu né le altre del gruppetto mai avrebbero potuto agganciare giallorossi e nerazzurri bergamaschi, cui bastava un pareggetto per entrare in Europa.
Un’eventuale vittoria del Bologna contro la Roma sarebbe stata, dunque del tutto platonica, inservibile ai fini di un inserimento nella bagarre per la Conference. In termini di prestigio, di vetrina, per qualche giocatore avrebbe voluto dire parecchio, sebbene sia nostra convinzione che giocare nella serie A italiana sia, di per sé, motivo di grande vanto e prestigio, una vetrina di livello internazionale che riserva infiniti close-up a qualsiasi giocatore o squadra che partecipi al nostro prestigiosissimo campionato. Secondo altre logiche, quelle dettate dal sistema calcio, queste vittorie, a volte sorprendenti e inaspettate, servono a stimolare l’attenzione su questo o quel giocatore da parte di altre società, facendone sicuramente lievitare il prezzo del cartellino, cosa che verrà buona al mercato dei trasferimenti. Discrete performance di giocatori rimasti a lungo in panchina possono servire ad accendere i riflettori sul tale o talaltro giocatore, a far fiorire speranze di tifoserie, disilluse da tempo per via di campionati anonimi, di retroguardia, disputati dalla propria squadra.
In questo contesto di scelte forzate che la Roma è stata obbligata ad effettuare prima, durante e dopo la gara, il pareggio con il Bologna non si può non considerare come un buon risultato. La divisone dei punti, se da un lato serva a poco per la classifica della Roma, dall’altro consente alla squadra giallorossa di tornare a casa imbattuta. Il che, in termini di autostima, non è poco. A questo punto, ,,.alla Roma, ridotte al lumicino le sue speranze Champions, auguriamo il passaggio del