Federclimb, Gianluca Zodda nuovo primatista italiano dell'arrampicata sportiva
Sulle pareti reggiane del Just Climb vincono la prima prova Speed l’ecuadoriana Andrea Rojas e Gian Luca Zodda che si migliora due volte nel primato italiano. Il nuovo record del campione delle F.O. è uno straordinario 5”497. Dalla Federclimb italiana sostegno agli atleti ucraini richiedenti asilo.
arrampicata maschile Zodda in azione
(AGR) Il sabato pomeriggio dei 60 climbers italiani, impegnati nella prima prova di Coppa Italia nella specialità Speed è stato un susseguirsi di prove di forza esplosiva e di velocità. A Reggio Emilia, sulle pareti della palestra Just Climb, la vittoria nel senior maschile è andata al campione italiano speed in carica, il 22enne sassuolese Gian Luca Zodda, in maglia Fiamme Oro, capace ieri di migliorarsi per ben due volte nello stesso pomeriggio nello sprint in verticale. Il nuovo record fatto registrare dal poliziotto emiliano è un sensazionale 5”497. Sul podio si piazzano Alessandro Boulos (Venezia Verticale) e Alessandro Cingari (Monkey Island Roma). Ludovico Fossali, fuori in semifinale è quarto.
In campo femminile la più veloce è stata l’ecuadoriana della Milanoarrampicata, Andrea Rojas, al rientro dopo un infortunio che l'ha tenuta fuori dalle gare per un bel po'. In finale con il suo 7”88 fa meglio di Giulia Randi della Carchidio-Strocchi Faenza, società sul podio anche con Erica Piscopo, terza. È uscita invece malinconicamente ai quarti di finale la 17enne lombarda Beatrice Colli: ai 15 metri l’errore fatale per la giovanissima campionessa del mondo U18 lecchese è stato non aver premuto il pulsante, con la conseguente eliminazione dalle semifinali.
Il presidente della Fasi Davide Battistella e il Consiglio della Federazione arrampicata sportiva italiana, ieri, attraverso un colloquio telefonico con il presidente della federclimb ucraina, Anna Yasinkskaya, ha espresso vicinanza e cordoglio per la situazione conflittuale che sta affliggendo il popolo ucraino e una piena condanna all’invasione da parte dei russi. È stato inoltre proposto aiuto ed asilo a tutti gli atleti della federazione ucraina che su richiesta potranno essere ospitati ad Arco di Trento, nelle strutture adiacenti al Centro tecnico federale, in modo da trovare quel minimo di serenità per proseguire gli allenamenti fino al cessare delle ostilità a Kiev e nella nazione ucraina.