Equitazione, si chiude al Circo Massimo il Longines Global Champion Tour
I cavalieri di Germania e Turchia sugli scudi nell'ultimo atto al Circo Massimo. A Christian Ahlmann è andato il Piccolo Gran Premio del CSI5* 150, Derin Demirsoy ha fatto sua la 145 a tempo. Il pubblico romano ha partecipato con entusiasmo ad una nuova edizione record
(AGR) Le gare del cinque stelle con la vittoria del tedesco Christian Ahlmann nella 150 a tempo con jump off e del turco Derin Demirsoy nella 145 a tempo insieme alla rievocazione storica dell'Arma dei Carabinieri scrivono la parola fine sul Longines Global Champions Tour di Roma. L'edizione capitolina della "Formula 1 dell'equitazione" si conferma un grande successo, accompagnato da una imponente presenza del pubblico romano. Le migliori amazzoni e i cavalieri più forti del mondo hanno onorato il terzultimo atto stagionale del circuito nella tre giorni del Circo Massimo, dandosi battaglia senza riserve e regalando un grande spettacolo agli appassionati del genere.
LA GARA - Si è chiusa nel migliore dei modi la settima edizione romana del Longines Global Champions Tour. Il piccolo Gran Premio, un CSI5* da 150 ha regalato grandi emozioni con tutti i big schierati per regalarsi l'ultimo trionfo della tre giorni. Quarantuno iscritti ad affrontarsi in un percorso base che a conti fatti concede la qualifica al jump-off solo a sei concorrenti. Vince il tedesco Christian Ahlmann con Solid Gold Z (0/0/35.02) avanti di un soffio alla svedese Malin Baryard-Johnsson con Harley Davidson (0/0/35.93). Un brillante Kevin Staut, beniamino del pubblico romano, è terzo classificato in sella a Emir de Moens Harcour (0/0/36.12). Gli azzurri in gara Piergiorgio Bucci e Francesco Turturiello sono rispettivamente ventunesimo e ventisettesimo, si ritirano Emanuele Gaudiano e Chalou.
IL BARRAGE - La prima a tornare in campo per l’ultimo duello è la giovane amazzone francese Nina Mallevaey, il suo grigio Cartier SR è alto sui salti e preciso nell’esecuzione ma il tempo di 37.52 vale solo la quarta posizione. A seguire è il turno di Ahlmann che, come aveva fatto già nel percorso base, risponde con uno zero e migliora il suo tempo personale. Il tedesco si deve difendere anche dall’amazzone svedese Malin Baryard-Johnsson e da Kevin Staut che chiudono con due percorsi puliti ma non riescono ad abbassare il tempo e quindi chiudono rispettivamente seconda e terzo. Mark McAuley su GRS Lady Amaro con l’errore nel secondo giro risulta sesto (0/4 36.35). L’ultima parola spetta all’altro tedesco Christian Kukuk, che tenta la zampata finale con un barrage velocissimo che tiene col fiato sospeso il pubblico sugli spalti, arriva sull’ultimo ostacolo, un oxer imponente sotto la giuria: il vincitore del Gran Premio di Roma ferma il cronometro a 33.98, realizzando un tempo che lo proietterebbe sul gradino più alto del podio, ma la barriera lentamente cade in terra relegandolo alla quinta posizione.
GAUDIANO SUL PODIO - Ad anticipare il piccolo Gran Premio è stata la 145 del CSI5* andata in scena nel primo pomeriggio. I trentadue binomi al via hanno affrontato un tracciato pensato per galoppare, disegnato dallo chef de piste Uliano Vezzani, con almeno tre opzioni per girare con una via più interna. Il miglior crono è stato quello del turco Derin Demirsoy che ha chiuso in 54.80 su Elzas, il baio 13enne che è stato a lungo compagno di gara dell’amazzone dell’Aeronautica Militare, Giulia Martinengo Marquet. Seconda posizione per il belga Koen Vereecke con il suo Lector vd Bisschop (0/55.17) che ha anticipato di pochi decimi Emanuele Gaudiano, terzo in sella al suo Crack Balou (0/55.73), in una gara che ha esaltato le doti tecniche del cavaliere materano. In quarta e quinta posizione si piazzano due dei protagonisti del Gran Premio di ieri: Marlon Zanotelli con Luigi d’Eclipse (0/56.38) e Christian Kukuk con Nice van’t Zorgvliet.