Dybala di… rigore: manda la Roma in UEFA Europa League e lo Spezia allo spareggio- salvezza
ROMA-SPEZIA 2-1
(AGR) All’Olimpico, la Roma conclude il suo campionato battendo un ottimo Spezia. I liguri si sono battuti con tutte le loro forze, disputando un’ottima partita. Dello Spezia abbiamo seguito non poche gare, tutte ben giocate: stupisce, perciò, che la sua classifica, alla luce di quanto mostrato in campo nel corso del campionato, sia così avara di punti. Ma se dopo le trentotto giornate di campionato è costretto a battersi per restare in A, lo Spezia deve recriminare solo con sé stesso più che per il rigore trasformato da Dybala al 91’, deve andare a vedere tutti i punti gettati via strada facendo.
Arrivare a giocarsi la permanenza in Serie A, in una partita secca da dentro o fuori, è un’eventualità nella quale nessuna squadra vorrebbe trovarsi, viste le tante componenti psico-fisiche ed emotive che sono insite in quelle gare: l’indisponibilità di giocatori-chiave, la scarsa dimestichezza o adattabilità di alcuni giocatori ai match no quarter: tutti elementi che potrebbero giocare brutti scherzi sia all’una che all’altra squadra. L’esito di un qualsiasi tipo di spareggio, dipende, insomma, anche da come ci si arriva e, per quanto sopra, è del tutto impronosticabile.
La Roma, reduce dalla mancata conquista della Coppa UEFA, aveva motivazioni più che solide per volere i tre punti. Che, se non fossero arrivati, apriti cielo! Ne avremmo sentite delle belle sul mister e la sua conduzione tecnica, sull’organico e la proprietà.
Nonostante la partita fosse largamente alla portata della Roma - cosa evidenziata in primis dalle posizioni in classifica delle due, e poi, una volta in campo, dall’evidente differenza qualitativa esistente tra Roma e Spezia – nei fatti non è stato facile per i romanisti arrivare alla vittoria. Non solo: andato in goal al 6’ con Nikolau, che appostato sul secondo palo concludeva tranquillamente, lo Spezia ha contenuto benissimo la reazione della Roma, che è riuscita a pareggiare al 43’ grazie a un cross battuto da Zalewski che, il pallone lisciato da Bove, entra in porta.
Nel secondo tempo, ancora bella partita e buon ritmo gara: ci provano entrambe ad andare a rete, ma è la Roma che ci riesce con Dybala, al 91’, quando trasforma il sacrosanto calcio di rigore: 2-1 finale e ora per la Roma è il tempo delle riflessioni. Di sicuro, se Mourinho resta alla guida tecnica della squadra giallorossa, chiederà rinforzi e ipotizziamo che il portoghese vorrà giocatori con esperienza più ‘europea’ che ‘italiana’, fatta salva, naturalmente, l’indiscutibile bravura dei nostri ragazzi. Ora è il tempi dei nomi, dei mi piacerebbe, dei sogni delle tifoserie. Giocatori in giro ce ne sono tantissimi e molti aspettano la grande occasione per consacrarsi definitivamente a livello nazionale e internazionale. La parola è ora alla Proprietà.