Contro un brillante Hellas Verona arriva la vittoria-viatico della Roma di De Rossi.
ROMA-HELLAS VERONA 2-1
ROMA-HELLAS VERONA 2-1
(AGR) Doveva essere la vittoria della ripartenza romanista, e così è stato: i tre punti sono arrivati! L’esordio di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma non poteva essere più positivo. La Roma ha disputato il tipo di partita che ‘doveva’ disputare in quel tipo di contesto in cui si era venuta a trovare dopo l’esonero di Mourinho (che faceva seguito ad una pesante striscia negativa della squadra) e il subentro di Daniele De Rossi: da una parte c’era un allenatore osannato dalla tifoseria romanista, dall’altro, invece, un mister che, sì, come giocatore è stato uno degli alfieri di una Roma meravigliosa, ma del quale, come allenatore, risultava e risulta ancora sconosciuto lo skill professionale, o, quantomeno, a tutt’oggi, se ne hanno poche tracce.
Insomma, la tifoseria romanista, pur avendo largamente condiviso, a livello affettivo (e non poteva essere altrimenti), la scelta operata dalla Proprietà nonostante la sua pressoché inesistente esperienza a livello di Serie A, si aspetta che il neo-allenatore romanista, uscito dall’uovo, da crisalide diventi farfalla al più presto possibile. Una bella scommessa tosta per la Proprietà, per la tifoseria, ma soprattutto per sé stesso. In bocca al lupo, DDR! Contro l’Hellas Verona abbiamo visto una Roma molto, molto più dinamica delle tante che si sono succedute nella precedente gestione tecnica, più consapevole delle proprie possibilità. La vittoria contro l’Hellas Verona non è arrivata per caso ma è stata cercata e voluta per tutta la durata della gara. La Roma è andata molto meglio nel primo tempo, quando la sua già citata dinamicità e una velocità di esecuzione dei temi di gioco che non le conoscevamo (che comunque, a noi, semmai ne fosse stata provvista nelle precedenti conduzioni tecnica, dev’essere sfuggita…), ha presto messo alle strette un brillante Hellas Verona. La squadra giallorossa va al riposo in vantaggio per 2-0, acquisito su un Hellas Verona comunque ordinato e ben organizzato che non le ha regalato neanche un centimetro, grazie alla rete di Lukaku, al 19’, che conclude al meglio un’azione partita da Pellegrini che pesca bene El Shaarawy: questi, entrato in area, la mette precisa per Lukaku che calcia forte rasoterra e batte il bravo Montipò, e di Pellegrini che, al 25’, su pennellata di El Shaarawy in area, conclude imparabilmente sotto la traversa. Per quello che ha fatto vedere in questa partita, Pellegrini merita i più ampi elogi. Bravo a farsi sempre vedere e a proporsi, e realizzare il goal.
L’Hellas Verona ora ci crede e continua a spingere, e per poco, al 90’ non arriva al pareggio: magia di Cruz che mette in movimento Suat Serdar, centrocampista tedesco di origine turca, che, solo davanti a Rui Patricio, riesce a sbagliare un goal praticamente già fatto. Qualche minuto dopo al 95’, l’arbitro, Sig. Luca Sacchi da Macerata, fischia la fine della partita, così allontanando definitivamente incubi e ansie dalla gente romanista.
La Roma ha portato a casa tre punti che, al di là del muovere la sua classifica, sono il necessario viatico in vista degli impegni che l’attendono nel prosieguo di stagione. Dell’Hellas Verona ci ha impressionato la sua condizione psico-fisica, la sua vigoria atletica mai venuta meno nel corso della gara. Stupisce, piuttosto, e non poco, che l’ottima squadra scaligera sia lì, nelle insidiosissime paludi della bassa classifica, a lottare per la salvezza anziché per un posto in Europa.