Calcio: i giorni della vigilia
Campionato alle porte: la grande attesa
Calcio: i giorni della vigilia
(AGR) (AGR) È vigilia di campionato. Grancasse e tamburi mediatici ne annunciano l’imminente arrivo con sempre più incalzante insistenza.
Ma se è comprensibile che i media sportivi pubblicizzino il ‘loro’ prodotto calcio, del tutto, o quasi, incomprensibile appare il perché di tanto spazio concesso all’allenatore che nel prossimo campionato siederà su una delle più importanti squadre italiane. Con un’enfasi che sfiora l’esagerazione, più e più volte dell’ultimo arrivato, in ordine di tempo, sulle panchine della Serie A ne è stato tracciato un profilo che indurrebbe i più sprovveduti in materia calcistica a considerarlo alla stregua di un Ferguson, di un Guardiola o, mejo me sento, di un Klopp! In realtà quel nuovo mister deve dimostrare ancora tutto. Gli esempi di grandi giocatori che siano poi diventati grandi allenatori sono ben pochi: penso a Beckenbauer, Cruyff, Ancelotti e qualche altro ancora. Al contrario, la storia del calcio è piena di esempi di giocatori che, avendo una modesta carriera da calciatore alle spalle, sono poi approdati su panchine prestigiosissime, vincendo: cito il grandissimo Sven Goran Eriksson, ancora Jurgen Klopp e, tra gli italiani, il Maestro Claudio Ranieri, che, in Inghilterra!, ha trionfato in Premier League con il Leicester, squadra costruita con un budget molto contenuto, e, in Italia, oltre a salvare dalla retrocessione squadre ormai date per spacciate, ha sfiorato lo scudetto con la Roma.
Tutto è pronto, dunque, per lo show che, nelle aspettative, avrebbe dovuto essere quello del post-pandemia, ma che, purtroppo a causa della recrudescenza del Covid 19, probabilmente si svolgerà a porte chiuse, perlomeno nelle prime giornate, stando ai si dice. Quasi tutte le squadre sono state rinnovate. Nuovi giocatori arriveranno in Italia arricchendo il già più che discreto livello qualitativo dei parchi.
Da che campionato è campionato, in sede di previsione degli esiti finali del torneo, a Juventus e Inter spetta il ruolo di favorite per lo scudetto. Guardando i dati dello scorso torneo, però, non va ignorato quanto di buono hanno fatto vedere Atalanta e Lazio, cui vanno aggiunte Roma e Milan con i loro sostanzialmente buoni gironi di ritorno, e il Napoli che, fuori dai giochi per scudetto e Champions League, ha rivitalizzato la sua stagione vincendo la Coppa Italia, conquista che gli consente di disputare l’Europa League. Roma, Milan e Napoli, le tre italiane di Europa League, se non proprio allo scudetto, saranno senz’altro protagoniste nella lotta per accaparrarsi un posto in Champions League.
Come insegna la storia dei nostri campionati, sicuramente non mancheranno sorprese: squadre come Fiorentina, Hellas Verona, Sassuolo, Parma, Bologna hanno tutti i numeri per centrare l’obiettivo di entrare in Europa. Le squadre che si sono battute per la salvezza o che comunque si sono trovate per parecchie giornate nelle paludi della bassa classifica o ne hanno lambito i confini - Cagliari, Udinese, Sampdoria, Torino e Genoa - sicuramente proveranno a migliorare il piazzamento dello scorso campionato e non dubitiamo che i maestri di calcio che ne guideranno il cammino centreranno l’obiettivo.
A proposito dei nuovi arrivi, è d’obbligo sottolineare che molti dei ragazzi che giocheranno nelle tre neo promosse, Benevento, Crotone, Spezia, non hanno mai calcato il prestigiosissimo palcoscenico della Serie A italiana: superato lo choc iniziale dovuto al salto di categoria e al di là di quello che sarà il piazzamento finale della squadra di appartenenza, da parte di costoro è lecito aspettarsi grande impegno e combattività in ogni partita che giocheranno, i due requisiti fondamentali per arrivare all'affermazione personale, anticamera che li condurrebbe alla definitiva consacrazione.