Tamponi, esclusi gli addetti alle comunità psichiatriche dai test antigenici
La denuncia arriva da FENASCOP che sottolinea tramite il presidente Paola Marchetti, come dalla regione siano stati stanziati circa 2 milioni di euro per sottoporre i sanitari ai test antigenici ma sono stati esclusi i dipendenti delle strutture psichiatriche
(AGR) "Con avviso pubblico reso noto lo scorso 29 dicembre la Regione Lazio, nell'ambito delle iniziative legate all'emergenza Covid, ha stanziato oltre 2milioni di euro per l'esecuzione di test antigenici per gli operatori impegnati nelle attività socio assistenziali, escludendo da questo provvedimento tutto il personale che lavora nelle Comunità Terapeutiche Psichiatriche e socio riabilitative". A denunciarlo in una nota è Paola Marchetti, presidente di Fenascop Lazio, associazione che rappresenta a livello nazionale e regionale le comunità che si occupano di riabilitazione psichiatrica extra ospedaliera per adulti e minori (S.R.T.R.e. - S.R.S.R h 24 e h 12).
"Si tratta di un provvedimento che andava esteso anche al personale che lavora nelle Comunità Terapeutiche Psichiatriche e socio riabilitative, a tutela degli operatori ma anche dei pazienti affetti da disagio mentale che stanno già pagando l'impatto del covid sulle proprie situazioni di fragilità", spiega la presidente di Fenascop Lazio. Con questa iniziativa, prosegue la Marchetti, "la regione Lazio compie un atto discriminatorio verso tantissimi operatori sanitari che si occupano di assistenza e riabilitazione psichiatrica. Un segnale negativo nei confronti di strutture accreditate che in questi mesi hanno sostenuto da sole il costo per i tamponi effettuati al personale".