Regione Lazio: Fenascop, il bonus psicologico è un’operazione di marketing elettorale
Fenascop denuncia: lo stanziamento, pari ad 2,5 milioni di euro, è il bonus che dovrebbe essere erogato a coloro i quali si recheranno presso i centri di salute mentale per intraprendere un percorso terapeutico. Peccato che i servizi da anni siano abbandonati e si ricorra all'uso di farmaci.
(AGR) "Affrontare i problemi a colpi di bonus è l’ennesima dimostrazione che la politica regionale è orientata non a risolvere le criticità delle persone affette da disagio psichico ma solamente a fare un’operazione di marketing elettorale. Sul tema della salute mentale, infatti, la giunta Zingaretti è ormai in un ritardo cronico al pari della malattia che si vorrebbe contrastare". Così in una nota Paola Marchetti e Marco Mampieri, rispettivamente presidente e vice presidente di Fenascop Lazio, associazione nazionale di organizzazioni che dal 1995 si occupano di riabilitazione psichiatrica extraospedaliera.
"Lo stanziamento, pari ad 2,5 milioni di euro, è il bonus che dovrebbe essere erogato a coloro i quali si recheranno presso i centri di salute mentale per intraprendere un percorso terapeutico. Peccato che i servizi da anni siano abbandonati a loro stessi, senza una programmazione e una prospettiva, incapaci di far fronte ai bisogni delle persone prese in carico, a causa di carenza di personale, ormai strutturale. L’unica soluzione intrapresa per la gestione dei pazienti è il ricorso massiccio all’uso dei farmaci senza adeguati percorsi terapeutici e di inserimento sociale".
"In tutto questo si percepisce l’abissale distanza del decisore politico regionale che sul tema della salute mentale non è in grado di esprimere una visione di sistema che possa essere discussa e magari condivisa con tutti gli interlocutori istituzionali, come la Consulta Regionale, le associazioni di categoria, come Fenascop e le associazioni dei familiari".
"La questione della salute mentale nella regione Lazio è ormai dimenticata, ferma da più di dieci anni, e non in grado di progettare, R.E.M.S. a parte, percorsi virtuosi che diano la spinta ad un modello terapeutico e socio-riabilitativo in grado di rispondere ai bisogni delle persone e alle esigenze dei tempi. I fortunati, però, potranno vincere un bonus alla lotteria della Regione Lazio".