Influenza e Covid, nel Lazio le farmacie sono pronte a vaccinare
I farmacisti: “Serve lavorare sull’informazione corretta ai cittadini perché sui vaccini c’è totale disinformazione”.L’obiettivo è coinvolgere quante più farmacie possibili al fine di migliorare notevolmente la copertura vaccinale anti-Covid-19 e la copertura vaccinale antinfluenzale,
Farmacie convegno Motore sanità su vaccinazioni
(AGR) Con la somministrazione dei vaccini antinfluenzale e anti-Covid-19 le farmacie hanno assunto un ruolo fondamentale, mai avuto prima, e sono diventate, a tutti gli effetti, un presidio che collabora con la rete della prevenzione; questo ha valorizzato sia l’attività delle farmacie sia i farmacisti coinvolti. Le farmacie hanno dato una buona e costante risposta nelle campagne di vaccinazione, ma ci sono state differenze di adesione tra regione e regione, dovute principalmente alle dimensioni e alla dislocazione territoriale delle farmacie stesse.
Risulta quindi fondamentale che questi presidi lavorino in stretta sinergia con i servizi vaccinali e la medicina del territorio, con l’obiettivo di garantire un’offerta equa e accessibile per il cittadino.
Partita dall’Abruzzo, la roadmap ha toccato la Campania, il Veneto, il Lazio e coinvolgerà la Puglia, l’8 ottobre (a Bari, presso Villa Romanazzi Carducci, sala La Scuderia, via Giuseppe Capruzzi, 326, dalle 9,30 alle 13).
Nella Regione Lazio la copertura vaccinale della stagione 2023-2024 sulla popolazione generale è diminuita rispetto all’anno precedente passando dal 21.6% al 20.5%. La copertura nella popolazione target (over 65 e soggetti a rischio) mostra una riduzione che passa dal 60.2% al 57.5 %. Altri dati: nell’anno 2021/2022 sono state effettuate 1.288.714 vaccinazioni (di cui 7.224 nelle farmacie); nell’anno 2022/2023 sono state effettuate 1.249.455 (di cui 37.724 in farmacia), nell’anno 2023 sono state effettuate 1.168.792 (di cui 39.699 in farmacia). “Osserviamo che la copertura decresce mentre l’attività delle farmacie aumenta.
La sfida è saper integrare una disponibilità della farmacia dei servizi in modo da supportare progetti di promozione della vaccinazione ed arrivare in modo capillare sul territorio dove l'attuale offerta pubblica non arriva così da vaccinare proprio colui che non si sarebbe vaccinato per raggiungere la copertura target” è intervenuta Marzia Mensurati, Dirigente Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio sanitaria, Area Farmaci e Dispositivi, Regione Lazio, che sottolinea come la farmacia dei servizi è un'opportunità ma anche una sfida di categoria e di sistema. “Occorre una progettualità di governo condiviso che non può essere gestita con la semplice disponibilità della vaccinazione antinfluenzale in farmacia”. Insomma, la grande sfida è mettere in campo una progettualità attraverso la quale le farmacie con la loro capillarità riescano a fare formazione ed educazione sanitaria in modo da aumentare le coperture. “Per ridurre significativamente la morbosità, le complicanze e la mortalità associate all’influenza è necessario raggiungere coperture vaccinali elevate nei gruppi di popolazione target, in particolare negli anziani over 65 anni e nei soggetti a rischio di tutte le età. L'obiettivo di copertura dei gruppi target è compreso fra il 75%-95%”.
Secondo il Vicepresidente di Federfarma nazionale, Alfredo Procaccini, per aumentare i livelli di copertura vaccinale serve lavorare molto sull’informazione corretta ai cittadini, perché sul tema dei vaccini c’è disinformazione totale. E poi ha sottolineato: “Le farmacie danno un importante contributo all’ampliamento della copertura vaccinale contro l’influenza e il Covid, confermando il proprio ruolo di anello di congiunzione tra cittadini e Servizio sanitario nazionale. Questo in virtù della loro capillarità sul territorio che rende facilmente accessibili servizi sanitari fondamentali, quali sono le vaccinazioni, a tutti i cittadini, ovunque essi risiedano, anche nelle aree più interne del paese.”
“La nostra forza è la capillarità. C'è una farmacia ovunque. Il nostro lavoro può essere sinergico a quello degli altri operatori della sanità e possiamo arrivare dove non ci sono altri presidi sanitari”, queste le parole di Andrea Cicconetti, Presidente di Federfarma Roma, che ha ricordato che “nel periodo del Covid abbiamo eseguito più di 500mila vaccinazioni Covid e le farmacie nella fase finale in cui si chiudevano gli hub erano insieme ai medici gli unici a somministrare le dosi. Sotto casa potevi fare tranquillamente il vaccino Covid. Così come sotto casa puoi fare il vaccino antinfluenzale. L'anno scorso 40.000 cittadini hanno scelto una farmacia per la vaccinazione antifluenzale”. Attualmente, Federfarma Lazio ha già sottoscritto gli accordi vaccinali antinfluenzali e Covid con Regione Lazio e sta arruolato le farmacie per le due campagne vaccinali. “Siamo pronti ad inoculare non appena riceveremo le dosi dei vaccini” ha concluso il Presidente Cicconetti.
Sul valore della vaccinazione per le popolazioni a rischio e sull’aiuto delle farmacie a garantire un’ottimale copertura territoriale, è intervenuto Stefano Vella, Professore Global Health, Università Cattolica di Roma e Professore Ricerca Clinica dell’Università di Tor Vergata, Roma, che ha ricordato i rischi per la salute dell’influenza, spesso sottovalutati dalla popolazione, e quelli del Covid, che ha ripreso a circolare con rinnovato vigore, stavolta con la nuova variante. “Ribadisco che oggi è importante vaccinarsi e che l’efficacia dei vaccini è sicura. Un’attenzione particolare va alle fasce fragili della popolazione – ha affermato Vella -. Obiettivo della nuova campagna di vaccinazione è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni, ed è quindi rivolta principalmente alle categorie a maggior rischio. Per individuare questa fascia di popolazione serve la rete dei medici di famiglia che detengono i dati dei pazienti fragili e in aiuto possono venire le Asl, l’Inps, le associazioni di volontariato. Un importante contributo arriva dalle farmacie: continuare a sensibilizzare i farmacisti, coinvolgendo quante più farmacie possibile, è fondamentale al fine di migliorare notevolmente la copertura vaccinale anti-Covid-19 e quella vaccinale antinfluenzale ed è indispensabile per la protezione e l’immunizzazione della popolazione a rischio”.