“Il Rosa in passerella” per il progetto “Rose Angel” dedicato alla prevenzione precoce del carcinoma mammario
Moda, sport e salute all’evento svoltosi al circolo del Polo di Roma per sostenere il progetto del Policlinico Umberto I denominato "Rose Angel". Protagonista Patrizia Mirigliani testimonial delle donne operate al seno, in passerella con gli abiti firmati Stella Customized
passerella finale con Patrizia Mirigliani
(AGR) di Donatella Gimignano
Il Circolo Roma Polo Club diretto da Stefano Giansanti, ha ospitato ieri Il Rosa in passerella un grande charity event che ha unito moda, sport e salute organizzato per sostenere il progetto itinerante “Rose Angel”, promosso dal Policlinico Umberto I e professionisti sensibili al tema, Massimo Vergine, direttore della UOC di Senologia del Policlinico Umberto I e presidente dell’Associazione no profit Filo Teso, Antonella Minieri, che presiede la no profit Mida Academy. Evento nell’evento l’elegante defilè delle donne in Rosa, presentato dalla madrina Milena Miconi e Simone Ripa, che hanno indossato i coloratissimi abiti disegnati e realizzati dalla stilista internazionale, tra le migliori 5 del continente africano, Charity Karimi, fondatrice del marchio di fashion design Stella Customized, e gli abiti da sposa degli stilisti Alessandra Gallo e Andrea Sbarrini, che ha avuto come testimonial d’eccezione la Patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, ospite d’onore dell’evento che ha anche raccontato la sua esperienza con il tumore. Il tutto alla presenza di un nutrito parterre di personaggi come il regista Antonio Centomani, Marisela Bodan, l’anchorwoman del Tg2 Elisabetta Migliorelli e Alessandro Circiello.
Negli ultimi anni si è compreso come l’emergenza sanitaria Covid-19 abbia dimenticato realtà importanti come gli screening per la prevenzione del tumore al seno determinando blocchi e ritardi con conseguenti diagnosi mancate (3300 in meno nel 2020 rispetto al 2019). In occasione del mese della prevenzione del tumore al seno “Rose Angel”, vuole offrire, non solo uno sportello senologico itinerante con assistenza gratuita anche a chi non può permettersi di accedere ad esami diagnostici specifici, ma anche una voce amica e un sostegno professionale per il reintegro psico-sociale di tutte le donne con una diagnosi di tumore al seno.
“Di tumore al seno, se preso in tempo, si può guarire. Ecco perché è importantissima la prevenzione fatta con macchinari di ultima generazione che possano intercettare anche la più minuscola formazione tumorale. Sono lieta di aver sensibilizzato oggi le donne su questo tema poiché io stessa, per ben 2 volte, ho dovuto combattere questo tumore che tocca una percentuale molto alta di donne” – spiega Patrizia Mirigliani. “E’ un’esperienza che tocca la parte materna e seduttiva del nostro corpo, e servirebbe quindi anche un supporto concreto per elaborare questo ‘lutto della nostra femminilità’ che, se arrivasse anche dal nostro compagno, sarebbe più veloce e meno distruttivo. Ci sono uomini che sono scappati davanti alla trasformazione del corpo della propria donna, perchè la parola morte fa troppo paura e la parola tumore terrorizza. Un consiglio alle donne? Non guardate se il vostro seno è piccolo o grande…concentratevi su un altro tema… l’importante è che sia sano!”. Le fa eco il Direttore Generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio D’Alba: "iniziative come questa sono da sostenere ed ampliare perchè riescono a coniugare la prevenzione del tumore al seno - attività fondamentale per il Policlinico Umberto 1- ad eventi belli che riescono, anche al di fuori dei reparti ospedalieri, a rendere visibile e tangibile la forza e la professionalità della nostra Breast Unit”.