Bonanni (ONA): L’Europa deve condannare fermamente l’invio delle armi all’uranio impoverito in Ucraina
E’ il monito del presidente dell’ONA, Ezio Bonanni, durante l’evento “Governare la complessità” alla Pontificia Università Urbaniana.“L’Europa condanni l’invio delle armi all’uranio impoverito in Ucraina o si condannerà la popolazione a danni peggiori di quanti possa farne il conflitto”
Ronchi Paglia Lucidi bonanni Sileo e Realacci
(AGR) di Donatella Gimigliano
“L’Europa condanni fermamente l’invio delle armi all’uranio impoverito in Ucraina paventato dal governo inglese”. E’ il monito del presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, presso la Pontificia Università Urbaniana all’evento “Governare la complessità”. “Conosciamo già i danni alla salute che ha provocato nei soldati italiani e stranieri impiegati nelle missioni di pace o di guerra e sulle popolazioni residenti nei luoghi dove sono state utilizzate” – ha sottolineato – “con la contaminazione irrimediabile del suolo e delle acque, si condannerà la popolazione, ma anche tutte le persone che si recheranno in Ucraina per gli aiuti umanitari o per la ricostruzione del Paese, a danni peggiori di quanti possa farne il conflitto. Preservare la salute umana e l’ambiente è importante anche durante i conflitti. Ci affidiamo all’intermediazione di Papa Francesco che sta lavorando per la pace”.
Dopo il saluto di Padre Leonardo Sileo Rettore della Pontificia Università Urbaniana, tra i tanti interventi anche quelli di Mons. Vincenzo Paglia, Pontificia Academia pro Vita, Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, e di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. Tra gli ospiti anche il giornalista e scrittore Marco Frittella.
Sulla pagina dell’ONA https://www.osservatorioamianto.it/uranio-impoverito-vittime-dovere/ è possibile trovare tutte le informazioni sul rischio dell’amianto e dell’uranio impoverito. L’associazione ha creato, inoltre, un particolare dipartimento di tutela delle vittime del dovere nelle Forze Armate, al quale ci si può rivolgere attraverso il numero verde 800 034 294.