Amianto nelle Centrali Elettriche, condannata l'ENEL a risarcire ex dipendente ammalato di asbestosi
La Corte d’Appello di Firenze, riesaminati i fatti tenendo conto delle reali compromissioni della salute dell'uomo, e confermata la diagnosi dell’INAIL, conferma che ENEL non aveva adottato le necessarie misure di protezione per i suoi lavoratori e determina un risarcimento di 118mila euro.
(AGR) La Corte d’Appello di Firenze ha condannato ENEL S.p.A. a risarcire l’ex dipendente F. B. con un importo di circa 118.000 euro per il danno professionale causato dall’esposizione prolungata alle fibre di amianto.
L'uomo aveva lavorato dal 1958 al 1967 alle dipendenze della Società Cooperativa Nuova Liberlavoro che forniva manodopera a Chimica Lardarello S.p.A., e successivamente ad ENEL S.p.A. Quest’ultima, secondo quanto accertato dal Tribunale, era l’effettivo datore di lavoro dell’uomo, che è stato esposto all’amianto durante tutto il periodo lavorativo senza adeguate protezioni, circostanza che lo aveva fatto ammalare di asbestosi nel 2014.
L’ONA offre supporto e assistenza alle vittime con un servizio gratuito sul sito https://www.osservatorioamianto.it/, e/o con il numero verde 800 034 294.