Amianto killer, l'Inps condannata ad indennizzare l'operaio morto a 54 anni di mesotelioma
Tra le mansioni effettuate dall'operaio la manipolazione delle lastre di cemento amianto soggette a continua usura e lasciate in abbandono sul cantiere. Nonostante il divieto di utilizzo con la legge 257/92, fino alla metà degli anni '90 continuavano a utilizzare strumenti di protezione in amianto
(AGR) di Donatella Gimigliano
La Corte d’Appello dell’Aquila ha condannato INPS a riconoscere le maggiorazioni amianto e a ricostruire la posizione contributiva del chietino L. V., morto a 54 anni di mesotelioma pleurico epitelioide, a causa dell’esposizione professionale alla fibra killer. Le perizie tecniche-ambientali del CTU confermano che l’operaio, che dal 1976 al 1987 ha prestato servizio presso diverse aziende nella provincia di Chieti (8 anni nella Consonni Onorino s.a.s e per un anno circa nelle aziende Fontana Luigi s.p.a, la Ditta Di Toro Domenico e la Serrapica Pneumatici s.r.l.) dove, durante le sue mansioni, è stato esposto direttamente e indirettamente a polveri e fibre di amianto.
La lunga battaglia giudiziaria del presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, legale della famiglia, è iniziata dapprima contro l'INAIL che nel 2019, quando la causa aveva ormai assunto una piega positiva, riconosce il diritto in via amministrativa. L'INPS, invece, anche dopo il riconoscimento dell’INAIL, ha continuato a negare l’esposizione ad amianto dell’operaio, e i benefici e le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto spettanti alla vedova, che all’epoca della morte del marito aveva 50 anni, costringendo a una nuova causa.
La domanda in primo grado viene rigettata, ma in appello giustizia è stata fatta perché il ricorso viene accolto, alla donna ora andranno i diritti spettanti in seguito alla tragica perdita del marito. L’Istituto è stato condannato al ricalcolo della pensione di indennità con un aumento di circa 5mila euro in più all’anno. Inoltre la donna dovrà percepire 80mila euro circa tra gli arretrati dell’INPS e quelli dell’INAIL. L’ONA è a disposizione con un servizio di consulenza tramite il suo sito https://www.osservatorioamianto.it/ o il numero verde 800 034 294.