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Ostia Antica Festival, inaugura Capossela ed è il primo sold out, il 22 luglio tocca a Goran Bregović

E' partito ieri sera al teatro romano di Ostia Antica il Festival che prevede gli spettacoli di: Goran Bregović, Max Giusti,Blonde Redhead il trio indie italo-giapponese, composto da Kazu Makino, Simone e Amedeo Pace, Patti Smith,Carmen Consoli, Neri Marcorè, Serena Dandini ed Amistade

printDi :: 18 luglio 2024 10:49
Vinicio Capossela Carpi Live@MichelePiazza 58

Vinicio Capossela Carpi Live@MichelePiazza 58

(AGR) Con “Antichi Tasti. De reditu suo. Ritorni, rovine e altri crolli” Vinicio Capossela ha inaugurato ieri sera l’Ostia Antica Festival ed è stato subito sold out. Il racconto di Capossela riparte dal concerto di Ostia Antica del 2006, con una formazione musicale composta da un nucleo di veterani di quell’indimenticabile concerto e completata dai nuovi “compagni” di strada. Vinicio Capossela con Rutilio Namaziano racconta la fine della grandezza di Roma: “Immensi spalti ha consunto il tempo vorace. Restano solo tracce fra crolli e rovine di muri, giacciono tetti sepolti in vasti ruderi”. Un concerto che è voluto  essere anche un viaggio tra le proprie rovine personali messe in musica, e dunque il ritorno all'indimenticabile concerto del 2006, all'estate del tour di Ovunque Proteggi.

Nel 415 d.C.,Rutilio Namaziano, praefectus Urbis di Roma, si imbarcava al portus Augusti a nord di Ostia per raggiungere la sua terra d’origine, la Gallia, e fuggire così da una città e un impero che stanno ormai crollando sotto i sacchi e le scorribande dei barbari. Per l’ultima volta nel "De Reditu Suo" (Sul mio ritorno) Namaziano canta con nostalgia la grandezza perduta di Roma e ne costata la fine in una decadenza generale, materiale e morale.

 
Il viaggio a ritroso continua e con la sua musica Vinicio Capossela ricorda ed avverte: “Nessuno credeva possibile il crollo di Roma e, nell’indifferenza generale dell’atomizzata società dello spettacolo odierna, nessuno immagina possibile il crollo del sistema di vita attuale contro l’evidenza di un pianeta in crisi ecologica permanente e una moltiplicazione di conflitti e atrocità”

“La prima pietra del viaggio nell'antichità e nel sacro di "Ovunque proteggi" fu posata a Roma, al Colosseo prima e poi ai Forum Studios, dove registrammo un timpano sinfonico che evocava il battito dei tamburi dei grandi peplum degli anni Cinquanta di un brano intitolato "Al Colosseo”- ricorda Capossela. “E l'ultimo acuto di quel viaggio fu la luce che ci investì nell'alba del Pincio a settembre 2006, al culmine della prima notte bianca di Roma. Nel mezzo di quel viaggio, la data più ingombrante e ciclopica, gloriosa e rovinosa allo stesso tempo, fu quella dell'anfiteatro romano di Ostia antica….. data destinata a essere filmata per la realizzazione di "Nel niente sotto il sole". In realtà l'emozione allora fu troppa e poco di quel materiale venne utilizzato”.

"Sete di potere e ricchezza hanno sempre generato ingiustizia, sopraffazione, violenza e guerra, mandando in pezzi civiltà storiche con lunghe decadenze e crolli improvvisi. Nessuno credeva possibile il crollo di Roma e, nell’indifferenza generale dell’atomizzata società dello spettacolo odierna, nessuno immagina possibile il crollo del sistema di vita attuale contro l’evidenza di un pianeta in crisi ecologica permanente e una moltiplicazione di conflitti e atrocità” ha raccontato Vinicio Capossela. Poi il gran finale e le parole di Rutilio Namaziano dinanzi al crollo di Roma: “Privatam repetunt publica damna fidem (le sventure di tutti richiedono l’aiuto di ognuno)”, considerazione quanto mai attuale anche ai nostri giorni….

Il Festival di Ostia Antica entra nel vivo: il 22 luglio travolge il pubblico l’energia di Goran Bregović, compositore bosniaco e musicista di fama internazionale, con la sua Orchestra per i Matrimoni e Funerali. Per anni l’idolo della gioventù jugoslava, Bregovic porterà in scena un vorticoso spettacolo che mescola le sonorità di una fanfara tzigana con le polifonie tradizionali bulgare, chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, per un ritmo a cui è impossibile resistere.

Serata “frizzantissima” il 28 luglio con le “Bollicine” dello showman Max Giusti. Grazie all’esperienza del Marchese del Grillo, diretta da Massimo Romeo Piparo, ha capito che le cose vanno dette, chiare e tonde, senza filtri, come faceva lui. Ed è così che all’apice della sua maturità, personale e professionale, Giusti è pronto a dire le sue verità più scomode: i danni che ha creato il patriarcato alle donne ma anche agli stessi uomini, l’amore che è sempre più a tempo determinato, crescere figli con in testa dei modelli totalmente superati, essere un volto tv quando tutti dicono di guardare solo le serie. Un flusso di coscienza irresistibile e un viaggio nei nostri tempi che porterà l’attore a dimostrare al pubblico che la gabbia del politicamente corretto, di cui tanto si parla, in realtà non è mai esistita.

Tra dream pop e art rock il 26 agosto Ostia Antica Festival torna a suonare con i Blonde Redhead. Il trio indie italo-giapponese, composto da Kazu Makino, Simone e Amedeo Pace, porta in scena i brani dell’ultimo album “Sit Down for Dinner”, uscito l’anno scorso. Scritto e registrato nell’arco di cinque anni tra New York, Milano e la Toscana, è il decimo disco con cui la band festeggia trent’anni di carriera. Un lavoro discografico con tematiche profonde, tipiche dell’età adulta, che conferma lo stile tanto inconfondibile quanto inclassificabile dei tre musicisti.

Il 3 settembre sale sul palco la sacerdotessa del rock Patti Smith con “Pasolini and the sea”. Un amore profondo lega la cantautrice, poetessa, fotografa e pittrice a Pier Paolo Pasolini che, proprio a Ostia, fu assassinato la notte del 2 novembre 1975. In uno scenario tra i più evocativi, capace di mantenere il fascino originale dei tempi passati, ecco risuonare la voce di un’icona moderna come Patti Smith, il cui segno distintivo inflessibilmente coerente è diventato il tratto indelebile della sua espressione artistica che l’ha resa tra gli artisti più influenti di tutti i tempi.

Il 6 settembre è la volta di Amistade, l’opera multimediale di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, co-prodotta dal Teatro di Sardegna, che si avvale di nuove tecnologie, videomapping e proiezioni. Frammenti sonori raccontano di concerti e pensieri di Fabrizio De André, che si alternano e si amalgamano con i concetti, la voce e il corpo di Antonio Rezza in scena con Ivan Bellavista. Un lavoro di contaminazione tra la poetica di Fabrizio De André e quella di Fratto_X, che affronta il plagio attraverso una narrazione dirompente, dove l’assenza dà spettacolo e il corpo fasciato da scie luminose crea figure antropomorfe.

Il 7 settembre arriva Carmen Consoli, con “Terra ca nun senti”. Il concerto-evento con cui la Cantantessa ha omaggiato la tradizione musicale siciliana lo scorso anno al Teatro Greco di Siracusa, è ora un tour mondiale partito da New York il 22 maggio. Dopo San Francisco, Los Angeles e Miami, e ancora Canada (Montreal) e Spagna (al prestigioso La Mar de Músicas Festival di Cartagena), eccola ad Ostia Antica Festival. In scaletta i suoi successi più amati incontrano brani della tradizione siciliana, oltre alle canzoni di artisti meravigliosi quali Franco Battiato e Rosa Balistreri. Una personale narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, le sue storie e i suoi personaggi.

Il 21 settembre è di scena l’omaggio di Neri Marcoré al Signor G con “Gaber monologhi e canzoni”. Uno spettacolo dedicato alle molteplici figure dell’artista milanese: l'innovatore musicale, il dissacratore di miti e mode, il poeta della parola. Una serata per rivivere l’ironia, lo sguardo pacifico e la maschera beffarda dell’intellettuale che fu, tra monologhi e canzoni, dalle più famose alle meno note.

Il 28 settembre spazio al format teatrale ideato e condotto da Serena Dandini “Vieni avanti cretina. Next!”. Il varietà tra provocazione e comicità dove “la cretineria” e l’emancipazione delle donne diventano elementi essenziali dello show. Uno spettacolo per rivendicare la stupidera femminile e dimostrare come “dietro a una stupida spesso si nasconda una donna troppo intelligente”.

foto da comunicato stampa

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Ostia Antica teatro romano foto comunicato stampa

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