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Marino, perde il cellulare in discoteca e viene ricattata per la restituzione, in manette 25enne per tentata estorsione

Un'amica della vittima aveva ricevuto messaggi da un ignoto che scriveva di essere in possesso del telefono e dei relativi dati, tra cui video privati in atteggiamenti intimi e che, per evitare la diffusione e la restituzione del telefono, avrebbero dovuto consegnargli la somma di 3.700 euro

printDi :: 28 novembre 2024 14:46
Marino, perde il cellulare in discoteca e viene ricattata per la restituzione, in manette 25enne per tentata estorsione

(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato un 25enne, senza fissa dimora e con precedenti per reati contro il patrimonio, gravemente indiziato del reato di tentata estorsione, ricettazione ed accesso abusivo a sistema informatico.

Circa una settimana fa la denuncia di una 20enne, che aveva raccontato ai Carabinieri di Santa Maria delle Mole che, durante una festa in una discoteca di Roma, non aveva più trovato il suo iPhone.

 
Dopo qualche giorno una sua amica, dal numero di telefono della vittima, aveva ricevuto alcuni messaggi da un ignoto che le scriveva di essere in possesso del telefono e dei relativi dati, tra cui alcuni video privati in atteggiamenti intimi e che, per evitare la diffusione e la restituzione del telefono, avrebbero dovuto consegnargli la somma di 3.700 euro, comunicando che lo “scambio” sarebbe dovuto avvenire da lì a 20 minuti (verosimilmente per evitare che le forze dell’ordine potessero organizzarsi per un’eventuale attivazione), presso un fast food di Marino.

Ricevuta la richiesta, la giovane si recava al ristorante, avvisando i Carabinieri della Stazione di Santa Maria delle Mole e del Nucleo Operativo della Compagnia di Castel Gandolfo che, nell’immediatezza, si sono recati sul posto per eseguire l’osservazione di quanto stesse accadendo, individuando il giovane che, vistosi scoperto, si dava a precipitosa fuga, tentando di disfarsi dello smartphone, venendo raggiunto e bloccato dai militari, che sono riusciti a recuperare il cellulare, restituendolo alla proprietaria.

Raccolti i gravi indizi di colpevolezza, all’indagato è stato anche contestato il reato di accesso abusivo a sistema informatico, per aver utilizzato il telefono della vittima, riuscendo ad accedere ai dati personali.

Il 25enne, arrestato, è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva di condanna, è stato ristretto nelle camere di sicurezza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Velletri.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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