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Dal Congresso di Allergologia pediatrica l'annuncio: esiste un farmaco per curare la dermatite atopica grave nei bambini

Una patologia colpisce un bambino piccolo su cinque. Recenti studi scientifici hanno provato che, nelle forme più serie in questa fascia di età,  è efficace e sicuro il dupilumab, un anticorpo monoclonale. In questi giorni al via la pratica per renderlo rimborsabile e utilizzabile negli ospedali

printDi :: 03 maggio 2024 14:27
Bambini in cura

Bambini in cura

(AGR)  I casi di dermatite atopica sono sempre più frequenti anche nei bambini molto piccoli: colpisce oggi il 20% di quelli con meno di sei anni, e non pochi in forma grave, resistente alle terapie sintomatiche abituali. Prurito e lesioni cutanee che talvolta colpiscono anche il viso e parti del corpo esposte e possono provocare non solo sintomi fastidiosi, ma anche disagio nei rapporti sociali, con conseguenze sulla qualità della vita dei piccoli pazienti.

Fino a poco tempo fa non esistevano farmaci specifici per i bambini con forme gravi di dermatite. Quello ritenuto più efficace contro la dermatite atopica il Dupilumab, che e’ un anticorpo monoclonale, era riservato ai bambini più grandi e agli adulti perché non si avevano prove della sua sicurezza in età prescolare. Recentemente però alcuni studi hanno dimostrato che in realtà si può utilizzare anche fra i sei mesi e i sei anni: dal più importante di questi lavori, pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, è emersa una grande sicurezza del farmaco.

 
“È un’ottima notizia” dice il professor Michele Miraglia Del Giudice, allergologo pediatra e presidente SIAIP , “perché questo farmaco non solo agisce efficacemente sui sintomi, attenuando in modo sostanziale prurito e manifestazioni cutanee, con una sola somministrazione sottocutanee al mese; ma potrebbe anche essere in grado di bloccare quella che chiamiamo marcia allergica, ossia l’evoluzione della malattia, che talvolta esordisce come dermatite atopica, ma poi evolve in asma o rinite allergica. 

In seguito a queste acquisizioni scientifiche si è messo in moto tutto il complesso meccanismo attraverso il quale passano non soltanto l’approvazione di nuovi farmaci, ma anche l’estensione dell’uso di quelli già esistenti. Attualmente l’Aifa, l’ente regolatorio per l’uso e la commercializzazione dei farmaci in Italia, sta esaminando la documentazione sul dupilumab per decidere se e come può essere reso rimborsabile sotto i 6 anni di età e ci di augura che sia luglio.

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