Una giornata dedicata a ricordare gli errori giudiziari….. Buon Natale a Beniamino Zuncheddu
La libertà personale è inviolabile, ma non per tutti. Dal 1991 al 2022 i casi di errori giudiziari hanno coinvolto 30mila persone. Divisi per anno fanno circa 961 cittadini finiti in carcere, in custodia cautelare, o addirittura condannati essendo però innocenti, come successivamente accertato.
Prigione foto pixabay
(AGR) Di Ruggero Cametti
In Scritti corsari e Lettere luterane (1973/75), Pier Paolo Pasolini ci offre riflessioni di inquietante attualità, come quelle che lo portano a concludere che si era ed è ormai affermato un modello di sviluppo senza progresso(da Maurizio Franzini 2021). Per Pasolini i cambiamenti indotti dalla società dei consumi si concretizzavano attraverso la generale “assimilazione al modo e alla qualità della vita della borghesia” e comportavano la pratica distruzione di “modelli di vita alternativi”.
“La diversità con il fascismo mussoliniano sta nel fatto che quest’ultimo aveva reso i giovani dei pagliacci, dei servi forse anche convinti ma «non li aveva toccati sul serio, nel fondo dell’anima, nel loro modo di essere» tanto che quando «riprendevano la strada verso i loro paesi ed i loro campi, ritornavano gli italiani di cento, di cinquant’anni addietro, come prima del fascismo». Ora, invece, il nuovo potere ha modificato i sentimenti, i modi di pensare, i modelli culturali spingendo verso l’edonismo consumistico. Se fascismo significa prepotenza del potere, la «società dei consumi» ha realizzato il fascismo.” (Per queste parole ,Pasolini mette paura ai benpensanti dei salotti bene delle signore acchittate e gli uomini consoni alla situazione).
È difficile dare torto a Pasolini. È sufficiente guardare alle feste natalizie o di fine inverno come qualcuno propone , e pensare a come agli addobbi natalizie delle case degli italiani siano diventati l'emblema del consumismo sfrenato :alberi stratosferici, renne, gnomi,elfi,orsetti, fatine, genitori travestiti da babbi natale che portano i doni , stelle di natale ovunque e luci luci luci a rappresentare non si sa bene cosa. Panettoni , torrone, dolci di tutte le specie e qualità ….per reggere l'impatto di tutto questo ci vuole veramente fegato.
Bisogna avere cultura, tempra, e fede che è un dono soprannaturale, un dono di Dio e nello stesso tempo è un atto profondamente libero e umano. Credere o voler credere in un Dio che si è fatto uomo per la nostra salvezza, è un atto di fede. Natale per i cristiani è nascita nella povertà, è speranza, salvezza , pace a tutti gli uomini di buona volontà. Il giorno della vigilia di Natale, che è giorno di magro e cibo povero è diventato il cenone a base di ostriche, fasolari, salmoni e branzini. Ma la fede al super mercato dei panettoni e delle cineserie non la compri.
Comunque Buone Feste a tutti, a chi fa l'albero, a chi fa il presepe, a chi crede in babbo natale, a chi non fa niente e mal sopporta una festività propria dei cristiani.
Buon Natale e Buone Feste soprattutto a Beniamino Zuncheddu, il pastore di Burcei ,che si è fatto ,da innocente, 33 anni di carcere. Grazie ai sit-in e alle manifestazioni di questi anni , promosse dai compaesani e dal Partito Radicale a difesa dell'uomo, grazie all'avvocato del Zuncheddu e alla procura che hanno voluto approfondire.
Il Zuncheddu “per 10 anni e 4 mesi è stato sottoposto a detenzione in condizioni inumane e degradanti”( dei 33 che ha passato in carcere ) ci dice “Il Manifesto” del 26 novembre. Al pover'uomo, affetto oggi da depressione maggiore, gli è stata tolta la vita e nessuno gliela potrà mai restituire. Mi sento male solo a pensarci. Solo in un modo il Zuncheddu può consolarsi, poteva capitargli un presuntuoso avvocato azzeccagarbugli incapace di distinguere “fischi da fiaschi” e una procura che evitava di approfondire .Invece ha incontrato un avvocato capace, che ha fatto un grande lavoro sia con la testa che con il cuore e una procura attenta. In extremis giustizia è stata fatta anche se dobbiamo aspettare le prossime udienze del processo di revisione davanti alla Corte d’Appello di Roma per la sentenza definitiva. Pagherà qualcuno per questo errore? Quanto vale la vita di un uomo?
“Dal 1991 al 2022 i casi di errori giudiziari hanno coinvolto l'incredibile numero di 30mila persone. Divisi per anno fanno circa 961 cittadini sbattuti in carcere, in custodia cautelare, o addirittura condannati essendo però innocenti, come successivamente accertato. Un abominio che pesa anche sulle casse dello Stato (che paghiamo noi) che tra indennizzi e risarcimenti ha sborsato quasi un miliardo di euro (932.937.000 euro, 30 milioni l'anno).”Sono gli ultimi impressionanti numeri elaborati da una associazione che da oltre 25 anni approfondisce il fenomeno degli errori giudiziari in Italia, gestita dai giornalisti Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone.
E' giunto il momento di dedicare una giornata agli errori giudiziari? La proposta è nata nel 2020 dal Partito Radicale, dall'associazione Errorigiudiziari.com, dalla Fondazione internazionale per la giustizia Enzo Tortora, dal Comitato radicale per la giustizia Piero Calamandrei e dall’associazione “Il detenuto ignoto” . Il disegno di legge si compone di un unico articolo recante l'istituzione del giorno 17 giugno quale “Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari”, in ricordo del giorno in cui, nel 1983, fu arrestato Enzo Tortora, ingiustamente accusato di reati ai quali, successivamente, risultò del tutto estraneo.
Quando si è passati dalle dichiarazioni alla stampa alla sede redigente apriti cielo: distinguo, precisazioni, interpretazioni e dal 28 ottobre 2020 è tutto fermo.
“Una proposta di legge per una Giornata nazionale dedicata alle vittime di errori giudiziari intitolata a Enzo Tortora troverà tutti d’accordo, no? Chi mai potrebbe opporsi a un’iniziativa così nobile e di puro buon senso? Eppure c'è chi è contrario. (da Errori giudiziari 2020)
«La proposta per una giornata per le vittime di errori giudiziari è pericolosa perché aumenta il rischio di strumentalizzazioni; alla collettività potrebbe arrivare il messaggio sbagliato per cui la magistratura si atteggia a persecutore giudiziario» (senatore Franco Mirabelli, PD).«Sono contrario a una giornata per le vittime di errori giudiziari: in un periodo in cui la magistratura è già sotto attacco, agli occhi dell’opinione pubblica, tale giornata finirebbe per indebolire ancora di più questo potere dello Stato» (senatore Mattia Crucioli, M5S).
E poi ci chiediamo perchè il ministro Nordio non riesce a fare la riforma della giustizia! La libertà personale è inviolabile, dice la nostra Costituzione ma non per tutti. Per alcuni sì, per altri no.
NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)