Roma, la revisione PNRR mette a rischio i progetti per la valorizzazione delle periferie
L'allarme viene lanciato da Libera Roma “Scelta che andrà a ricadere su quanti ne avevano bisogno e nei luoghi dove la povertà e fragilità sociale richiedono maggiori risorse. Le scelte del governo potrebbero tradursi nella mancata realizzazione di progetti di riqualificazione essenziali
Roma foto pixabay
(AGR) “Il documento di revisione del PNRR proposto dal Governo rischia di mettere in discussione alcuni interventi fondamentali nelle periferie della città di Roma, da Corviale a Tor Bella Monaca. Una scelta grave che ci preoccupa perché - ancora una volta - ricade su chi più ne ha bisogno e su luoghi dove le condizioni di povertà e fragilità sociale richiedono da anni maggiori risorse e politiche adeguate”. L'allarme viene lanciato da Libera Roma, CGIL Roma e Lazio, Cemea del Mezzogiorno, Scout AGESCI Roma 422, Cubo Libro, Nonna Roma, Eutopia, TorPiùBella, VI Lega SPI CGIL, CGIL Rieti Roma e VA e SPI-CGIL Rieti Roma e VA e daSud dopo la revisione dei progetti del PNRR che riguardano interventi nelle periferie della Capitale.
“A Roma - proseguono le associazioni - le scelte del governo potrebbero tradursi nella mancata realizzazione di progetti di riqualificazione urbana essenziali per restituire servizi, spazi di incontro per i giovani, abitazioni e condizioni di vita finalmente dignitose in contesti che sono da decenni colpevolmente abbandonati dalle istituzioni. Sono luoghi come via dell’archeologia a Tor Bella Monaca, dove operiamo da anni e dove la violenza e gli affari della criminalità organizzata condizionano quotidianamente la vita delle persone e il futuro di chi cresce in questi contesti. Proprio a partire dai progetti legati ad i fondi del PNRR si sono avviati in questi mesi percorsi di confronto e programmazione con la cittadinanza e l’associazionismo, nella speranza di un cambiamento possibile che possa incidere positivamente nella vita degli abitanti. Un’aspettativa, dunque, che merita ancora più impegno nella realizzazione dei progetti previsti e non una nuova dinamica di abbandono come le scelte in atto sembrano presagire.
"L’impegno quotidiano - concludono le realtà associative impegnate in città - in queste realtà, profuso da anni, ci porta a delle valutazioni preoccupate e preoccupanti perché proprio nelle aspettative tradite, nei percorsi di riqualificazione rinnegati si insinua quel sistema di welfare che è la piattaforma su cui le mafie costruiscono il loro consenso e la loro forza".