Ostia, alla Vittorio Emanuele un housing temporaneo?
FdI: i fondi del PNRR si possono investire sull’edificio per renderlo il fiore all’occhiello di Ostia, con progetti che associassero cultura e sociale. Demos X Municipio: una mensa sociale e un centro di ascolto in una porzione della colonia, giusto candidare quello spazio per la finalità espressa.
Ostia, alla Vittorio Emanuele un housing temporaneo?
(AGR) Quale futuro per l’ex-colonia Vittorio Emanuele? Il Senatore di FDI Andrea De Priamo e il Consigliere di FDI in Assemblea Capitolina Mariacristina Masi denunciano: "L’Amministrazione non è stata chiara con i cittadini sulle intenzioni di questa maggioranza rispetto al futuro dell’ex colonia Vittorio Emanuele. Abbiamo scoperto in Commissione PNRR che la Giunta ha richiesto fondi per destinare una parte della struttura all’housing temporaneo.
Pensavamo francamente che con i fondi del PNRR si potesse investire sull’edificio di pregio per renderlo il fiore all’occhiello di Ostia, con progetti che associassero cultura e sociale. Ci stupisce che non siano state valutate soluzioni alternative per l’housing temporaneo su cui comunque saremmo stati propositivi nel cercare altre strutture idonee, ma si sia agito in silenzio e senza confronto con i cittadini. Chiediamo chiarezza - concludono i due esponenti di FdI- da parte del Sindaco e del Presidente del Municipio e qualora non si apra un dibattito serio sulla questione nelle sedi opportune siamo pronti a scendere in piazza al fianco dei cittadini”.
"Da oltre 40 anni - continuano Cavino e Severa - esiste una mensa sociale e un centro di ascolto proprio in una porzione della colonia, ci appare assolutamente naturale candidare quello spazio per la finalità espressa. Non si tratta dunque di utilizzare tutta la colonia marina, per la quale si sta lavorando alla realizzazione di altri progetti, ma solo il tratto che storicamente ospita già persone in difficoltà, garantendo loro pasti caldi e servizi di prima necessità".
"Tale progetto - aggiungono Cavino e Severa - sarà inoltre soggetto alle norme della coprogettazione previsto dalla riforma del terzo settore, quindi condiviso e valorizzato in forma partecipativa. Vogliamo una città solidale e accogliente, capace di sostenere i più fragili e di unire le forze anche per rilanciare un turismo che non deve lasciare indietro nessuno”.
foto archivio AGR