In mille in Campidoglio per dire "no" alla Ztl allargata, Bordoni (Lega): la questione riguarda anche hinterland e litorale
Fabrizio Santori e Davide Bordoni: a Roma serve un piano di mobilità degno di questo nome, che punti a migliorare la qualità dell’aria con gradualità, senza distruggere un intero tessuto sociale. In questo modo si colpiranno solo i cittadini meno abbienti. Italia Viva: puntare sul servizio pubblico
Protesta dei Comitati per il no in Campidoglio, Davide Bordoni tra i cittadini
(AGR) All’appello dei Comitati cittadini per il “no”, rilanciato e promosso dalla Lega, hanno risposto in oltre un migliaio. Fabrizio Santori e Davide Bordoni, rispettivamente il capogruppo in Consiglio comunale ed il responsabile romano della Lega Salvini Premier sottolineano: “Alla Capitale serve un piano di mobilità degno di questo nome, che punti a migliorare la qualità dell’aria con gradualità, senza distruggere un intero tessuto sociale già alle prese con la crisi post pandemia e i gravi problemi dovuti alla guerra, colpendo i cittadini meno abbienti, rei di possedere veicoli con motorizzazioni meno moderne” La petizione lanciata online ha raggiunto le centomila firme in pochi giorni e continuano ad arrivare adesioni. “L’amministrazione deve cancellare la delibera. - continuano i rappresentanti della Lega presenti oggi sulla piazza del Campidoglio – Eventuali provvedimenti tampone non cambiano la sostanza delle cose. La realtà, testimoniata dalle mille e più persone che sono venute qui oggi pomeriggio a protestare in Campidoglio contro un provvedimento assurdo, è che la città è contro questo provvedimento, contro la fascia verde allargata, divenuta la più estesa d’Europa. Presenteremo un esposto alla Corte dei Conti per le 51 telecamere che sono state già installate montato, si tratta di un provvedimento che non è stato votato in Consiglio. Lo ha deciso la Giunta. Ed è una vera ingiustizia, le deroghe accordate non hanno fatto altro che riscaldare ancora di più gli animi”.
Da stime dei Comitati per il “No” dovrebbero essere 500 mila i veicoli a quattro ruote che non potranno più entrare nella fascia verde e 100 mila motorini, il 30% dei romani non potrebbe più circolare od utilizzare il proprio veicolo per raggiungere il posto di lavoro. Sulla questione Davide Bordoni ci tiene a sottolineare: “La questione della Ztl non riguarda solo i romani ma tutti gli abitanti dell’hinterland e del litorale che oggi sono costretti a ricorrere sistematicamente all’utilizzo dell’auto privata per raggiungere il posto di lavoro . La situazione della Roma-Lido – ricorda Bordoni - è sotto gli occhi di tutti. I continui guasti e disservizi della ferrovia che il Campidoglio si è affrettato a “cedere” alla Regione rendono il ricorso alle auto private indispensabile. Come faranno queste migliaia di persone a raggiungere il posto di lavoro senza servizi efficienti nel prossimo mese di novembre?”