Il politologo Lorenzo Castellani a RTL 102.5: nel PD si apre una partita interna per mettere Letta all'angolo
Lorenzo Castellani è stato ospite questa mattina in "Non stop news" a RTL 102.5 con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro dove ha commentato i risultati eletterali. Prossimo governo a trazione FdI ed avrà come guida Giorgia Meloni, prima donna presidente del Consiglio
(AGR) “I sondaggi sono stati confermati. Il centrodestra ha ottenuto maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato. - esordisce nella sua intervista radiofonica il politologo Lorenzo Castellani - Se c’è una sorpresa è la distribuzione di questi voti tra i vincitori, ovvero una Giorgia Meloni che diventa la nuova dominatrice del centrodestra con una Lega più bassa di quello che ci si aspettava, Forza Italia che tutto sommato tiene all’interno delle aspettative. Chiaro che questi due partiti oramai sommati non fanno il totale di Fratelli d’Italia, quindi il prossimo governo italiano sarà un governo a trazione Fratelli d’Italia che avrà come guida probabilmente Giorgia Meloni. Questo spostamento di consensi ha permesso l’ascesa definitiva della Meloni a leader di centrodestra e del futuro governo”.
SALVINI
“Giorgia Meloni è in una fase di allineamento di astri molto favorevole perché con una Lega così bassa nei consensi, lei potrà concedere qualcosa in più forse sul piano delle caselle ministeriali ai suoi alleati, ma in cambio può chiedere fedeltà e rispetto del suo programma. Far pesare, quindi, le idee di Fratelli d’Italia in maniera maggiore rispetto a quanto non sarebbe stato con la Lega al 13%, questo le dà un grande vantaggio dal punto di vista tematico. La Meloni vuole attuare la flat tax ma con dei tempi più cauti rispetto a Salvini e Berlusconi, ma anche temi di politica internazionale dove la Meloni ha scelto una linea netta di sostegno all’Ucraina, di condanna alla Russia, questo permetterà a Meloni di dare una sua impronta molto forte dal punto di vista programmatico al governo”.
C’è aria di resa dei conti sulla segreteria di Enrico Letta. “Nel PD si apre una partita interna volta a eliminare Letta e la sua corrente centrista come epicentro del PD. Un pezzo del PD, quello più a sinistra, spinge da tempo per trasformare il PD in un partito socialdemocratico, quindi renderlo meno progressista ma più vicino alle posizioni del M5S. Il problema è che anche nel caso di questa operazione comunque rischia di arrivare tardi. Queste elezioni sono andate come sono andate, con il PD che perde molti voti e quella posizione di tipo sociale, assistenziale è stata occupata dal M5S. Nel PD si avvia un percorso che sarà lungo di opposizione e che dipenderà da molti fattori esterni, da quanto durerà il governo. Però parte dalla posizione di doversi ricostruire completamente e cambiare la propria leadership in un periodo che sarà abbastanza lungo”.