Il cartellino rosso
L'uso del cartellino rosso in politica,nei dibattiti, nella cultura, nell'informazione, è già di per sé aberrante, ma lo diventa al quadrato se si considera che a tirare fuori il cartellino rosso per decretare l'espulsione non è un arbitro vero o sedicente ; ma è la squadra avversa.
cartellino rosso arbitro di caclio foto pixabay
(AGR) di Ruggero Cametti
Questa volta, complice il caldo torrido di questa estate romana, voglio facilitarmi il compito e invitarvi a leggere uno stralcio di un articolo dell'ottimo giornalista , Marcello Veneziani, apparso il 19 luglio 2023 sul Sole 24 ore. L'articolo è fenomenale soprattutto perchè a mio modesto parere interpreta il pensiero della maggioranza del popolo italiano stufo, arcistufo di questa sinistra triste, giacobina, giustizialista, ignorante (nel senso latino del termine), impreparata e antipatica( come dice Ricolfi), che continua a non studiare il diritto, la storia e l'economia e va in giro a cianciarne con una faccia marmorea senza pari.
…..Fa pena scrivere queste cose, fa pena leggerle, fa pena ripeterle , rinunciando all'originalità, perchè sopraffatti dalla miseria seriale dell'ottusità più faziosa. Vorremmo parlare di cose più intelligenti ma l'idiozia alza la voce e l'indice...”
La citazione è stata lunga ma doverosa per rendere l'idea del clima in cui viviamo.
Del resto avete visto i talk show attualmente in onda e condotti da conduttrici/ori di sinistra che di conduzione di gruppo non sanno nulla? La prassi è questa : la/il conduttrice/ore è di sinistra, un invitato è del MoVimento 5 Stelle , un invitato è di Generazione Ultima, un invitato è del PD (corrente Schlein ), e poi c'è la donna o l'uomo di destra. Con una pratica ormai ampiamente consolidata , non appena il pover'uomo/donna di destra prende la parola, cominciano i primi piani su sorrisetti, smorfiacce , maliversi a cui seguono continue interruzioni degli appartenenti alla sinistra, interruzioni mai minimamente tacitate da parte della conduttrice o del conduttore ( cosa mai potrebbe fare?) sul malcapitato/a di destra a cui viene sostanzialmente impedito di esprimersi. Se poi il malcapitato dribbla abilmente tutti gli ostacoli appositamente predisposti e comincia a dire qualcosa che per i soggetti presenti risulta pericoloso e inattaccabile....che succede ? La/il conduttrice/ore dice la parolina magica «Pubblicità. Scusate ..scusate sono costretta/o.»
Un consiglio ai coraggiosi di destra che affrontano l'arena di queste trasmissioni: non ci andate, lasciateli soli, forse si metteranno a giocare a tressette col morto e si divertiranno... no l'ipotesi è da scartare ...tressette non è un gioco semplice ...richiede un buon quoziente intellettivo , memoria….e poi bisogna sapersi divertire.... è più facile che in preda a masturbazioni intellettuali finiranno col fare l'unica cosa che sanno fare bene : litigare tra di loro. Dobbiamo riconoscere alla sinistra l'abilità , anche con questi talk show , di sapersi fare del male e rendersi ridicola.
Il centrodestra , a nostro modesto parere, deve ricordarsi di essere maggioranza.E sul Ministro Nordio e la riforma della Giustizia ci aspettiamo coraggio, compattezza e rispetto della volontà popolare che li ha portati a governare.
NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)