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Roma, "Papi e Santi marchigiani a Castel Sant'Angelo"

Inaugurata da circa un mese la mostra ha fatto registrare oltre centomila visitatori. Visitabile fino al 2 marzo 2025 la mostra promossa dalla Regione Marche che ha voluto ricordare le figure dei suoi Papi e dei Santi. Grande interesse hanno suscitato i documenti inediti esposti

printDi :: 05 novembre 2024 14:32
03_Papa Clemente VIII Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino

03_Papa Clemente VIII Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino

(AGR) Grande riscontro di pubblico e critica per la mostra ‘Papi e Santi marchigiani a Castel Sant’Angelo’ in corso a Roma. Da circa un mese dalla sua apertura, l’esposizione inclusa nel biglietto d'ingresso al Castello nelle Sale dell’Armeria Superiore, è visitabile fino al 2 marzo 2025, anno giubilare.

Solo nel mese di ottobre gli accessi al Castello sono stati oltre centomila, visitatori che entrano nelle sale allestite per la mostra con cui la Regione Marche ha voluto celebrare il proprio territorio attraverso la figura di nove suoi figli eletti al soglio Pontificio e dei Santi, analizzando i tratti più caratteristici del rapporto territorio-fede che rendono questa regione una delle più spirituali d’Italia.

 
La mostra è ricca di materiali, documenti e testimonianze, molti dei quali provenienti dal territorio marchigiano, opere del tutto inedite o poco note, che testimonia la connessione di Roma – città Eterna dei Papi dove passato e presente appaiono indissolubilmente legati – e del suo patrimonio storico, artistico e culturale con le Marche. Affiora l’intreccio tra arte, cultura e spiritualità, il profondo e persistente legame con il territorio marchigiano, coinvolgendo la curiosità di turisti, amatori e devoti verso la scoperta di questi luoghi.

La mostra è divisa in 3 sezioni: nella prima il racconto dei papi attraverso biografie ed elementi che li contraddistinguono come ritratti, medaglie, oggetti legati alla loro committenza. Nella seconda i santi e i beati (San Marcellino, San Nicola da Tolentino, il Beato Sante, San Giacomo della Marca, Santa Camilla Battista da Varano, San Giuseppe da Copertino, Santa Veronica Giuliani, Santa Maria Goretti) attraverso incisioni, quadri, oggetti di culto e di valore spirituale.

Nella terza gli itinerari sacri delle Marche: eremi, oratori, santuari, abbazie, rinomate chiese e cattedrali. In questa sezione anche mappe, piante e disegni antichi, spesso poco conosciuti o totalmente inediti.

Il percorso è ricco di documenti provenienti da numerose fonti, che spaziano dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni religiose, dai prestatori privati ai collezionisti. Ogni sezione del percorso è arricchita dall’esposizione di opere d’arte autentiche, manufatti originali, reperti archeologici, documenti storici, fotografie e filmati. Le figure dei santi sono documentate oltre che da profili biografici anche da suggestioni spirituali tratte dai loro scritti o da processi di santificazione che ne hanno fatto affiorare la ‘modernità’.

La mostra è promossa dalla Regione Marche, dall’ATIM Agenzia per il Turismo e per l'Internazionalizzazione delle Marche, con la collaborazione della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e dell'istituto Pantheon e Castel Sant'Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma, con il patrocinio di Giubileo 2025 e Conferenza Episcopale Marchigiana. Prodotta e organizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Alessandro Nicosia con la curatela di Marco Pizzo e di Maria Cristina Bettini.

Photo gallery

Una sala della mostra Papi e santi marchigiani

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