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Roma, il 13 settembre i ristoratori in piazza sotto la sede Eni: "Non paghiamo più le bollette"

Il 13 settembre i ristoratori porteranno sotto la sede dell'Eni, a Roma, le 110mila firme della petizione, l'esposto alle Procure di famiglie e imprese contro le speculazioni e le centinaia di bollette stratosferiche ricevute dalle attività. Perchè le bollette sono quadruplicate?

printDi :: 01 settembre 2022 12:37
Protesta ristoratori TNI Italia

Protesta ristoratori TNI Italia

(AGR) I ristoratori di TNI Italia tornano a Roma per far sentire la loro voce e a ricevere risposte alla politica e alle autorità competenti. Questa volta il presidio si terrà il martedì 13 settembre, dalle 13, in piazza Mattei, in zona Eur, sotto la sede di Eni.

“Un luogo simbolico, visto che, mentre ci stanno arrivando le bollette stratosferiche, nel primo semestre 2022 la società ha fatto 7,3 miliardi di utili. Ora basta. Basta chiacchiere. E' ora di agire. A Roma – spiega il presidente di TNI Italia, Raffaele Madeo – porteremo le 110 mila firme della nostra petizione contro il caro energia, l'esposto contro le speculazioni che la nostra legale Barbara Gualtieri sta depositando nelle Procure di tutta Italia e le centinaia di bollette che abbiamo ricevuto da ristoratori e albergatori  e che nessuno ha intenzione di pagare fino a quando la magistratura non avrà chiarito come mai ci sono questi rincari, che non possono certo essere giustificati con la guerra in Ucraina e che sono infatti iniziati già a fine 2021”.

 
“Facciamo appello ai politici impegnati nella campagna elettorale – conclude Madeo - perché abbiano il coraggio di incontrarci e di firmare le proposte che da quasi un anno, ormai, avanziamo, a tutela della nostra categoria”. Queste le proposte contro il caro bollette avanzate da TNI Italia e contenute nella petizione su change.org (https://www.change.org/p/stop-caro-bollette-famiglie-e-imprese-stanno-morendo):

 a) pagare le stesse tariffe per l'energia che vengono pagate negli altri Paesi europei

 b) tassare (seriamente!) gli extra profitti che le grosse multinazionali produttrici e distributrici di energia e gas stanno realizzando sulle nostre spalle

c) pagare solo il consumo effettivo: no imposte, no oneri di sistema 

d) intervento dello Stato per calmierare le tariffe e far applicare quella più bassa come misura eccezionale in questo difficile momento storico

e) credito d'imposta del 20% sulle bollette pagate esteso anche alle piccole e medie imprese
 

f) applicazione del meccanismo del 'reverse charge' Iva. Le imprese non hanno liquidità per pagare Iva oggi che porteranno in deduzione domani.

Nella foto allegata una manifestazione dei ristoratori di TNI Italia a Roma

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