Fiumicino, pescherecci agli ormeggi per protesta, astensione dal lavoro in attesa di una risposta dal Governo
Dopo lo stop di otto giorni e la manifestazione a Roma contro il caro carburante, del marzo scorso, la flotta peschereccia di Fiumicino, prima marineria nel Lazio per quantitativo di pescato e la seconda per imbarcazioni dopo Anzio, è tornata, a “scioperare” contro il caro-carburanti.
(AGR) La protesta sembrava finita….invece c’è un prosieguo. Dopo lo stop di otto giorni e la manifestazione a Roma contro il caro carburante, del marzo scorso, la flotta peschereccia di Fiumicino, prima marineria nel Lazio per quantitativo di pescato e la seconda per numero di imbarcazioni dopo Anzio, è tornata, come preannunciato, a “scioperare” contro il caro-carburanti.Da questa mattina, infatti, i venti pescherecci della flotta non hanno mollato gli ormeggi ed assieme alle imbarcazioni della piccola pesca, hanno protestato con vigore contro il caro-energia che pesa sui bilanci delle aziende.
Con un focus sul caro gasolio e le problematiche della categoria, anche la prima marineria nel Lazi è entrata di nuovo in stato di agitazione. Niente pesce per la tavola dei romani, infatti, dopo le proteste già messe in atto a marzo scorso arriva un fermo ad oltranza, una dura presa di posizione fino a quando non ci saranno risposte "soddisfacenti dal Governo" visto che i "costi economici per gestire una barca da pesca sono ormai proibitivi".