Alitalia, dietrofront a Ita, Montino: alcuni ministri perplessi sul piano
Il sindaco Montino: alcuni Ministri dell'attuale Governo dimostrano maggiore consapevolezza sul fatto che le eventuali conclusioni sul piano presentato da Ita non ci avrebbero portato lontano. Bisogna continuare a percorrere la strada dell'integrità aziendale
(AGR) "I segnali di oggi da parte di alcuni Ministri dell'attuale Governo dimostrano maggiore consapevolezza sul fatto che la discussione e le eventuali conclusioni sul piano presentato da Ita non ci avrebbero portato da nessuna parte. Sia per la rigidità della Commissione europea sia perché il piano stesso è così minimale e così sbagliato che rischierebbe di portare l'Italia a spendere e spandere altro denaro pubblico con la rapida prospettiva di non avere più la compagnia e il conseguente impoverimento del tessuto produttivo nazionale, con decine di migliaia di lavoratori, tra diretti e dell'indotto, senza prospettiva". Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
"Dobbiamo, a mio avviso, continuare a percorrere la strada dell'integrità aziendale - aggiunge - con la difesa di tutti gli asset produttivi e dei lavoratori, attraverso la definizione di un piano industriale all'altezza dello scenario internazionale sempre più competitivo e grande rispetto alle dimensioni delle singole aziende aeronautiche.
Nel frattempo dobbiamo pretendere, in attesa di arrivare rapidamente a questo obiettivo - Covid permettendo, ma questo riguarda tutti - il giusto riconoscimento anche per l'Italia dei danni subiti da un evento straordinario ed eccezionale come la pandemia".
"AirFrance/KLM e Lufthansa dunque - conclude - hanno preso il doppio della perdita subita nel 2020, Alitalia invece ha perso nel 2020 circa 2 miliardi, i due terzi del fatturato. Se anche noi volessimo arrivare a sottrarre dai due miliardi la media delle perdite degli ultimi tre anni di amministrazione straordinaria, circa 500 milioni all'anno, Alitalia avrebbe diritto a un risarcimento di circa un miliardo e mezzo. Al momento, con grandissima fatica e iniquità, ha percepito invece solo 290 milioni di euro. La discussione quindi in sede europea va fatta con grande determinatezza e consapevolezza di quello che naturalmente si vuole raggiungere per fare un buon lavoro per la nostra amata Italia. Non penso francamente che una così importante personalità come il Presidente Draghi non ne sia consapevole. Tuttavia aspetto sempre una convocazione istituzionale per un confronto di merito".