Aeroporto Fiumicino, no ai low cost?

“Non è che lo sviluppo aeroportuale nasca dal nulla o per un vezzo di AdR.– scrive Gonnelli, leader dell’opposizione - Si tratta di un atto del Governo Montino appoggiato anche dal Partito democratico. Oggi siamo andati a dire “no” ai low cost senza che nessuno si sia preso la briga di incontrare le associazioni di categoria e chiedere cosa ne pensino e quali sarebbero gli impatti sull’economia. Parlare con qualche compagnia, con le associazioni di categoria, con i dipendenti stessi e domandare loro cosa ne pensino. In sostanza, abbiamo detto “no” senza avere un paracadute e un progetto alternativo per ricollocare i possibili licenziamenti. Senza aver affrontato in modo analitico i risvolti futuri. Come faccio a dire no ai low cost senza poter garantire a un mio concittadino un posto di lavoro alternativo? Qualcuno dimentica che mentre Parigi o Londra hanno tre o quattro aeoporti Roma ne ha uno e mezzo. E dove li mandiamo questi voli a Ciampino che non ce la fa ad ospitarli?
Abbiamo chiesto di rinviare questa delibera per confrontarci con la città, così come il sindaco Montino aveva promesso in campagna elettorale. Coinvolgere i nostri cittadini su decisioni che avranno un grosso impatto sull’economia comunale, senza la presunzione e l’arroganza di sentirsi economisti e ingegneri aerospaziali. Avete scelto di decidere da soli costringendoci a votare contro. Questo consiglio non ha avuto l’umiltà di capire che sarebbe stato importante sedersi dietro un tavolo con Adr, i sindacati, le associazioni di categoria e cittadine, per capire quale fosse la scelta migliore per Fiumicino e studiare delle alternative concrete. Gli spot elettorali rischiano di essere pericolosi e trasformarsi in un boomerang. Lo stesso va fatto per tutte le opere strategiche. Il sottopasso sulla Fossa Traianea. Non abbiamo chiesto alla città se condivide questa idea. Se sia d’accordo a spendere 35 milioni di euro di soldi pubblici per una sola opera o invece realizzare un nuovo ponte, che costa 4 volte meno del sottopasso e destinare gli altri fondi per la messa in sicurezza di Passo della Sentinella o a un nuovo progetto di mobilità alternativa, come le piste ciclabili. Sulle opere strategiche va coinvolta la città. Montino dimentica che il centrodestra rappresenta il 49 per cento di Fiumicino”.