Arrostiland....a Vacri sfida all'ultimo arrosticino
Arrostiland, è una specie di rave gastronomico o pic nic tra le stradine di Vacri per apprezzare e conoscere meglio gli spiedini di pecora, simbolo del cibo e della cultura popolare d’Abruzzo. Le origini, di questo prelibato cibo sono molto antiche e legate alla pastorizia e alla transumanza.
Arrostiland....la festa degli arrosticini
(AGR) di Roberto Di Prima
A noi italiani non è mai passata la voglia di viaggiare e di esplorare nuovi territori. E' stato evidente immediatamente dopo la riapertura post pandemica. E se ancora fossimo in cerca di certezza ci vengono in aiuto varie indagini di mercato dalle quali emerge un dato inequivocabile: la domanda di turismo in Italia e per l’Italia è in contiinua crescita. L’istituto di ricerca Demoskopika di Roma prevede, addirittura, per il 2023 una crescita del 22,8% rispetto al 2022, che tradotto vuol dire ossigeno puro per la nostra economia.
Tra le tante iniziative sparse nello Stivale ne evidenziamo una davvero singolare dal titolo “Arrostiland 2023”. La manifestazione giunta alla sesta edizione, è stata organizzata, nel giorno di Pasquetta nella cittadina di Vacri, (che la ospita per la seconda volta), dall’Amministrazione Comunale, la Proloco e i cittadini vacresi orgogliosi di mostrare il meglio della tradizione gastronomica abruzzese.
Vacri, splendido borgo di 1500 anime in provincia di Chieti, ai piedi della Maiella e del Gran Sasso, ieri è stata letteralmente presa d’assalto da migliaia di turisti e curiosi desiderosi di trascorrere la giornata di Pasquetta all’insegna della tradizione enogastronomica in una cornice di spensieratezza e allegria.
Tra profumi, odori e sapori tipici della tradizione abruzzese. migliaia di persone, dunque, hanno invaso con spirito festaiolo, stradine e piazzette del centro, nel sacro nome dell’arrosticino, emblema rustico, godurioso e conviviale d’Abruzzo. Una specie di rave gastronomico o pic nic tra le stradine per apprezzare e conoscere meglio gli spiedini di pecora, simbolo del cibo e della cultura popolare d’Abruzzo. Le origini, di questo prelibato cibo sono molto antiche e legate alla pastorizia e alla transumanza. Si narra che, i pastori abruzzesi di un tempo, li usassero come moneta di scambio. Avendo solo pecore intere da scambiare, tramite baratto, con altri prodotti più semplici, come la frutta o gli ortaggi, pensarono, quindi, di tagliare la carne in pezzi più piccoli (spiedini) che usavano come “spiccioli”, per barattarli con prodotti di eguale valore..
Una giornata all’insegna dell’allegria, della convivialità e dell’autogestione frutto di un grande lavoro organizzativo, che oltre alla tradizione gastronomica ha permesso ai numerosi turisti di godere delle bellezze naturali tra cui i boschi ai piedi della Maiella e antichi borghi medievali.